Blast ha scritto:Comunque, a parte questa scenata di aggressività passiva che si commenta da sola, ritengo che il fatto di "obbligare" chiunque si iscriva a confrontarsi con la realtà dei fatti, ovvero che esistono HIV positivi e che la cosa possa essere vista come normale dato che c'è perfino un'opzione sulle app, possa essere un modo per avvicinarsi a capire meglio questa realtà, e un passo avanti per eliminare il tabu e lo stigma sociale.
PS: si ho anch'io il profilo hiv su romeo, ne ho anche uno normale, e uno da tr0ia solo con foto XXX, dipende un po' da come mi gira quel giorno, e su grindr ometterò il mio status hiv e farò ricerche mirate a trovare quelli che lo omettono, così aumenterò le probabilità di conoscere altri sieropositivi, sperando di non incappare in gente passiva aggressiva
Oh bene, vedo che questa esplosione di aggressività da poraccia passiva ha ottenuto il suo scopo: indurti - per un momento – ad una risposta pertinente e ragionata. Ti faccio solo osservare un dettaglio: nel mio messaggio precedente non c’era nessuna traccia di insulto personale. C’era molto sarcasmo, una critica motivata al tuo modo di interagire con gli altri, ma nessun insulto personale. A te invece insultare è una cosa che viene naturale, pensi che si possa fare liberamente, anzi è il tuo argomento principale.. Ma vabbè, questi sono solo dettagli… è solo una questione di stile…
L’importante è che il messaggio sia arrivato al suo destinatario: vuol dire che era stato espresso nella forma adeguata… Questa è meglio che la riformuli, va là, non so se è abbastanza chiara…: Blastessa, mia piccola checchina velenosa! Io ho cercato di spiegarmi, ma tu non avevi capito niente! Mi hai dato delle risposte senza senso! Ho dovuto trovare il modo di farmi capire da te, cosa potevo fare di diverso? Vedi che poi hai capito? Sei una checchina adorabile, ti voglio un gran bene!
Ho letto tutto quello che avete scritto, ma francamente nulla mi ha convinto. Io vedo nella vostra posizione soltanto una contraddizione con quello che è stato scritto tante volte in questo forum. Quante volte qui è stato ribadita l’importanza della legge n. 135 del 1990 che protegge la nostra privacy? Quante volte ai dubbi che attanagliano i neoinfetti è stato risposto: “stai tranquillo, tu non hai nessun obbligo di dire niente a nessuno”; “non dire subito che sei HIV+, aspetta di essere sicuro che l’altro sia la persona giusta”; “io non dico mai di essere HIV+ nei rapporti occasionali”. Ora io non capisco come possiate, partendo da queste premesse, salutare con favore uno strumento che vi induce a dichiararvi indiscriminatamente al mondo intero. Trovare scritto: “Sei HIV+?” mi manda su tutte le furie! Pensavo che fosse così anche per voi, ma vedo che non lo è.
Io credo che nessuno abbia il diritto di chiedermi se sono HIV+. Io posso scegliere di dirlo al mondo intero, se voglio; e io scelgo le modalità con cui dirlo. Ma nessuno, e men che meno un’app per incontri gay, ha il diritto di farmi questa domanda; nessuna app può mettermi nella condizione di dover mentire o di dover ammettere che sono HIV+. Solo chi ha un rapporto sessuale con me ha il diritto di chiedermelo. Lui e nessun altro.
Nel momento in cui la domanda è stata posta da altri la mia libertà è già stata violata.
Non capisco come facciate a dare tanta importanza al fatto che si può lasciare la voce in bianco: non significa nulla, è solo una foglia di fico sulla discriminazione. Non è una scelta di libertà, è soltanto un modo per mascherare la realtà: vi stanno inducendo a dichiararvi e voi ne siete contenti. Vi assicuro che i primi a gioire di questa novità saranno tutti quelli che nei loro profili scrivono cose tipo: “Io sono sano, alla larga i malati”: finalmente avranno uno strumento che li libera dal pericolo di incontrare quei porci untori di HIV+.
Quello che dico non c’entra niente con l’essere bacchettone o con l’accettazione della diagnosi. Affibbiare l’etichetta di “bacchettone” o “moralista” senza nessuna motivazione è soltanto un modo per dimostrare la propria pochezza… uhmmm.... Anche questa è meglio che la riscriva, per essere sicuro che sia capita...: Blastessa, cuoricino mio, non puoi aprire la bocca solo per offendere la gente a vanvera! Ci devi aggiungere qualche osservazione intelligente, altrimenti lo capiscono tutti quali sono i tuoi limiti.
Che io non sia un bacchettone lo dimostra il fatto (che ho già raccontato) di avere già un profilo dichiaratamente HIV+. Anzi, consiglio a tutti di farsene uno il prima possibile, così forse si inizierà a capire quanti siamo. A proposito: lo sapete a Bologna, una delle città più gaye di Italia, quanti gay HIV+ dichiarati ci sono? ‘Na manciata! Di HIV+ che ci mettono la faccia? Nessuno.
A tutti quelli che considerano la scelta di grindr come un passo in avanti consiglio di non aspettare un secondo: aprite subito il vostro profilo e aggiungete alla vostra descrizione la scritta “HIV+”, basta un attimo per far progredire la società, senza bisogno di aspettare l’iniziativa altrui.
Ho letto parole molto belle, ma un po' astratte. Io baso la mia opinione sulla mia esperienza concreta: il disagio che ho provato su hornet ed il senso di libertà che provo su romeo.
Alla fine, se mi permettete, la sintesi di quello che molti di voi hanno scritto è: “si tratta di una meravigliosa scelta di libertà, un grande passo in avanti… tanto puoi anche dire di essere HIV-!”. Sinceramente come grande principio non mi sembra molto convincente… Giusto giusto un filino contraddittorio...
Ognuno fa i conti con la propria coscienza: io non mentirò pubblicamente sul mio stato sierologico. Se voi nella vostra coscienza andate a cercare le giustificazioni che vi autorizzano a mentire… è una scelta solo vostra, non date per scontato che altri la capiscano.
Vabbè dai, sono giorni che parliamo di un'app per incontri gay, praticamente un gradino sopra il nulla... però... però... alla fine credo di intuire quale sarà l’effetto di questa nuove opzione di grindr: eradicherà l’HIV da tutti i suoi iscritti! Wow, alla grande!

