
L'ex medico e regista di Vaxxed - From Cover-Up to Catastrophe Andrew Wakefield e il produttore del film, Del Bigtree
GLI ANTIVACCINISTI E LE MINACCE ALL'ATTIVISTA PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON AUTISMO FIONA O'LEARY
Ci risiamo. I paladini della libertà di critica a senso unico sono di nuovo pronti a partire in crociata.
Solo per limitarci a storie che abbiamo seguito qui, prima ci fu la querela della giornalista negazionista Celia Farber contro l’attivista di Treatment Action Group Richard Jefferys. Che cosa aveva fatto di terribile Richard? Aveva osato criticarla, sostenendo che non aveva competenze scientifiche e diceva fregnacce. Aveva ragione lui, ça va sans dire.
Poi fu la volta della causa intentata da Clark Baker (OMSJ) per conto dei padrini di Rethinking AIDS contro l’attivista e blogger Todd DeShong.
E ci furono le denunce e minacce dei negazionisti dell’HIV/AIDS contro Myles Power.
Più in piccolo, seguimmo anche la vicenda della chiusura della pagina Facebook HIV causa AIDS: corretta informazione dopo le denunce in massa dei negazionisti di HIV Informa.
Le ragioni sono sempre le stesse: critiche scientificamente argomentate cui chi non sa rispondere con argomenti razionali reagisce con minacce e intimidazioni di puro stile mafioso.
Tutti questi attacchi, e i molti altri simili che ciarlatani, stregoni, pseudoscienziati e buffoni vari s’ingegnano a muovere contro chi li contrasta con le ragioni della scienza, si concludono sempre nello stesso modo: con la disfatta degli ipocriti, sempre pronti a rivendicare la loro libertà di diffondere ideologie pseudoscientifiche, che causano sovente lutti e danni inenarrabili, a gridare al complotto e alla censura di qualche Potere Forte, degli Illuminati, dei Rettiliani, di qualche antidemocratico demoplutogiudeo ... se soltanto qualcuno si azzarda a contrastarli.
Una libertà a senso unico, quella reclamata dai negazionisti e truffatori vari. Vale soltanto per loro e chi non la pensa some loro … stia zitto! Altrimenti partono le minacce, le querele, le cause per diffamazione, la chiusura dei siti internet.
Prediligono scagliarsi contro persone che paiono isolate, più fragili, meno protette da uffici legali di grandi testate o ricche associazioni. Bersagli facili, da intimidire con la forza delle loro ampie disponibilità economiche.
Ogni volta finisce in débâcle per questi picciotti in veste da scienziati o uomini d’affari. Ma intanto sono riusciti a far perdere tempo alle loro vittime, a causare tensioni, fastidi, sofferenze.
Oggi è la volta delle minacce di ritorsioni legali che Philippe Diaz, l’amministratore delegato di Cinema Libre Studio, che distribuisce Vaxxed, l’orrendo e mistificatorio film diretto da Andrew Wakefield, sta rivolgendo contro Fiona O’Leary.
Fiona è un’irlandese madre di cinque figli, due dei quali sono autistici, è lei stessa persona nello spettro autistico, ed è una attivista di ART (Autistic Rights Together). Fra i suoi meriti, ha all’attivo battaglie contro gli spacciatori di MMS e di GcMAF. Fra le medaglie che può appuntarsi al petto, ha gli insulti più beceri ricevuti da gentaglia come Kerri Rivera (la coautrice di Marco Ruggiero) e David Noakes, Amanda Mary Jewell e chissà quanti altri truffatori che lucrano sul dolore dei genitori di ragazzini autistici.
L’ultima sua iniziativa è una petizione volta a fermare la diffusione del documentario di Wakefield, usato come arma dagli antivaccinisti nella loro guerra di propaganda contro le vaccinazioni.

Ciascuno degli elementi citati da Fiona a sostegno della pericolosità di Vaxxed è documentato, per ognuna delle rivoltanti frasi dette dai due produttori del film, Del Bigtree e Polly Tommey, fornisce una prova. E sono frasi terribili – che i bambini autistici sono paragonabili a cani e scimpanzé, che non si devono giudicare quei genitori che dovessero uccidere i loro figli autistici, che i genitori dovrebbero tenersi alla larga dai pediatri perché sono pericolosi, che i vaccini non sono sicuri, che gli attivisti contro le vaccinazioni dovrebbero iniziare a usare le loro pistole contro i governi … “Chiunque creda nel diritto di portare le armi. Di ergersi contro il vostro governo. Io non so a che altro vi serva quella pistola. Io non so per quando abbiate in programma di usarla, se pensano di espropriarvi del vostro proprio corpo. È adesso, adesso è il momento.” (Il testo dell’appello di Fiona – che vi invito a firmare – è ripreso anche nel blog Reasonable Hank, da cui sta iniziando a diffondersi in Rete.)
A fronte della petizione di Fiona, quel sincero democratico del distributore del film deve essersi detto: Basta! Questa è la goccia che fa traboccare il vaso! Bisogna fermare quella madre di famiglia!
E così ha scritto una lettera che è specchio del suo sincero amore per la liberà di parola:
- Re: Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe
Signora O’Leary,
sono il CEO di Cinema Libre Studio, distributore del film di cui sopra.
È arrivato alla mia attenzione il fatto che lei ha dato inizio a una campagna diffamatoria contro il film e i suoi autori. Inoltre, lei sta cercando di impedire che il film venga proiettato, che è un chiaro tentativo di danneggiare i nostri affari.
I suoi commenti riguardo al film sono diffamatori e riguardo agli autori sono di per sé calunniosi. Le si richiede di cessare immediatamente e di desistere dall’interferire con la distribuzione del film, così come dal fare qualsiasi affermazione su qualunque persona connessa al film, a Cinema Libre Studio e/o Autism Media Channel, i suoi agenti, rappresentanti e/o impiegati, compresi il Dr Andrew Wakefield, Del Bigtree e Polly Tommey.
In caso lei non ottemperasse a questa richiesta, noi intendiamo promuovere una causa contro di lei. Chiederemo un risarcimento esemplare e una compensazione finanziaria per tutte le perdite derivanti direttamente ai nostri affari dalle sue azioni.
Di conseguenza, le consigliamo di trasmettere questa lettera ai suoi legali. Io la sto mandando in copia ai nostri.
Etc. etc.
“La vaghezza di una rivendicazione legale è il segno distintivo di un futile atto di delinquenza legale” - diceva Ken White in Stupid Legal Threats: An Excellent Way To Destroy Your Brand.
Ed io, che non ho la stessa sottigliezza legale dell’anima di Popehat, continuo ad avere in mente le teste di capretto che i mafiosi lasciano sulla porta di casa di chi li contrasta.
Fiona ha pubblicato l’amena letterina di Mr Diaz l’altra notte sulla sua pagina Facebook con un commento sprezzante:
- Wow you threaten to sue an Autistic Advocate and Mother to five children in West Cork!
Why?
Because I don't want babies and children DYING from preventable diseases!
Because I have had enough of your lies about Vaccines causing Autism!
Because I am sick of how you exploit Autistic people!
How dare you!
A questo ha fatto subito seguito un post di Emma Delmayne, un’altra mamma coraggiosa, che abbiamo incontrato circa tre mesi fa, quando è riuscita a mettere nei guai lo spacciatore di Rerum in UK, Clive De Carle. E poi due risposte più articolate sono arrivate ieri da Tim O’Leary, marito di Fiona, e da Fiona stessa.
Le minacce della cricca di Wakefield stanno iniziando a girare per il mondo. Spero che non ci vorrà molto per farle reingoiare a quei mascalzoni - una dopo l’altra.