piripikkio ha scritto:...ti nracconto che sono odiato da tutti i parenti perché volevano vedermi morto per primi fratelli e sorelle per via delle spartizioni ereditarie...pensavano morissi presto poi zii che hanno nipoti morti prima di me per altre malattie amici e conoscenti che sanno e ti vogliono morto...cara mia ci sono parecchie sfaccettature dell hiv..........il professore che nel 86 mi voleva rifilare l aids è morto...il dottore del carcere di bologna dott stella che mi annuncio rubicondo che ero sieropositivo il giorno di s valentino del 1986 è morto....molti miei nemici di sangue ,,,sai cara il mio mondo è la malavita...sono tutti morti ....dietro di me c è una fila di cadaveri lunga da scrivere.....
oggi ho imparato a dire,,,C è L HAI CON ME?????..PRENDI IL BIGLIETTO E METTITI IN FILA COME TUTTI GLI ALTRI.............che tu voglia o no che ci creda o no questa è parte della storia di uno dei milioni di sieropositivi
Su questa parte non ho dubbi.
Ho conosciuto un altro con un trascorso di vicissitudini come la tua.
In tal caso, spesso i medici si.... disinteressano.
Sarai probabilmente un élite controller (non c'è solo la mutazione genetica protettiva CCR5-delta32), ma come noi abbiamo difficoltà a comunicare con te (perché è oggettivamente difficile seguire il tuo pensiero), molti medici hanno difficoltà ad avere empatia verso casi come i tuoi. Ogni specialista comincia a seguirti esclusivamente per il campo di sua stretta competenza, o peggio su un solo sotto aspetto e non prestano attenzione al quadro generale (e cosi se si hanno patologie che interessano più discipline, tipo infettivologia + ematologia, come nel tuo caso, sono guai).
Figuriamoci inserirti in uno studio sperimentale.
PS
Tra l'altro tu hai bisogno più di altri di essere seguito da più specialisti (dall'ematologo più dall' infettivologo) coordinati fra loro, perché la tua iperplasia e la tua piastrinopenia latente probabilmente sono causati proprio dall'HIV. Quindi, non so se puoi essere definito proprio élite controller.
Possibili letture:
http://cid.oxfordjournals.org/content/30/6/943.long
e
http://ajcp.oxfordjournals.org/content/95/1/63.abstract