Aspetta un attimo Blast, ok la variabilità, ma se la popolazione totale dei linfociti è comunque al di sotto delle conte limite è sempre un sintomo di pericolo (infatti un tempo si dava maggior peso alla conta delle cd4 piuttosto che alla percentuale, poi le cose sono cambiate è hanno mano a mano elevato i valori riferiti alla conta -non alle percentuali, se non quando queste non fossero scese al di sotto del 15% -, infine hanno detto che si deve cominciare subito la terapia) e segno di immunodepressione (che può essere causata anche da altre cose rispetto l'hiv).Blast ha scritto:La conta dei diversi tipi di linfociti non va vista tanto in termini assoluti quanto piuttosto in termini percentuali, data l'elevata variabilità all'interno della popolazione, e soprattutto va analizzata nel tempo, perchè avere CD4 e/o CD8 alti/bassi è solo un'istantanea del momento in cui si fa il prelievo, momento in cui può esserci qualsiasi infezione o patologia in corso o pregressa.
Comunque sia, al di là di queste capziosità da piccoli medici crescono, mi pare del tutto evidente che le linee guida italiane contemplino l'uso della biterapia, stabilire quando cominciarla di certo non spetta a noi (abbiamo solo una indicazione generale riguardante la soppressione da almeno 6 mesi, dato discutibile sulla base di recenti studi), ma solo a seguito di una attenta valutazione dei dati clinici, cosa a cui professionalmente non è addetto il paziente (che ha il diritto di prospettare il cambio terapia e far presente le tossicità a lungo termine), bensì il medico.