Concentrare la PrEP su gay ad alto rischio è costo efficace

[uffa2]

Ma se fosse una questione di soldi, sarebbe risolta da quanto scritto nel post di apertura.

ma appunto: essendo una questione di soldi, finché non saremo invasi dal Truvada fabbricato in India è improbabile che i nostri sistemi sanitari, già restii a garantire la terapia antiretrovirale a tutti, investano in prevenzione

Invece, non è una questione di soldi. È una questione di cultura, di visione del mondo, di ignoranza sulle effettive tossicità dei farmaci, di sclerosi delle teorie della prevenzione, di voglia di punire le persone che hanno la sconcezza di fare sesso senza condom ...

e poi, o prima, ci stanno i moralisti col culo degli altri, che fino a che non ci sarà il Truvada generico diranno "e noi dovremo pagare per le maialate di quelli lì?" che sono le stesse maialate che fanno loro, eh...

Purtroppo la PrEP "di marca" non è regalata e sebbene ovviamente il costo del Truvada sia ben molto lontano da quei 713,39€ che costerebbe al pubblico una scatola da 30 giorni, resta il fatto che finché non ci saranno i generici è abbastanza improbabile sia che venga distribuito dai servizi sanitari sia che lo comprino i singoli...

[uffa2]

Due casi di fallimento della PrEP in persone che erano aderenti.
Due casi su migliaia e migliaia.
Un successo così non ce l'ha neppure un vaccino.

come ricorda Advocate in un articolo di un paio di giorni fa, ogni anno 133 pedoni sono investiti mortalmente nella sola New York, e 3000 americani circa muoiono d'influenza, insomma sarà anche vero che "Sex With PrEP, Like Life, Is Never Without Risk", ma la vita è più rischiosa della PrEP...

http://www.advocate.com/commentary/2016 ... thout-risk

[Dora]

Guarda, io so solo che fra pochi giorni arriveranno i dati sulle infezioni nel 2015 e, come ogni anno, vedremo che si sono infettati qualche migliaio di gay.
Chi non ha ancora approvato la PrEP da noi, quelle infezioni ce le ha sulla coscienza.
Il resto sono frigne autoassolutorie o giochetti per conquistarsi le simpatie istituzionali e sedere in qualche commissione ministeriale o segreteria di congressi, che per me valgono meno di niente.

[nuovo giorno]

Ragazzi mi scuso in anticipo per la domanda idiota che sto per porvi e sono sicuro che la risposta sarebbe facile cercarla nei mille thread che trattano la questione, ma sono troppo pigro per farlo ora, quindi la faccio.

Ma quando si parla di PrEP come strumento di prevenzione a cui sottoporre tutti i soggetti ritenuti a rischio, significa che tutte le persone indipendentemente dal sesso, dall'orientamento, dall'età, educazione, malattie pregresse, dovrebbero essere sottoposti alla PrEP?
Dal quindicenne che si fa la sua prima sveltina senza preservativo al vecchietto ottantenne che va a prostitute?

Veramente, sento che è una domanda stupida ma al momento non riesco a darmi una risposta

[uffa2]

No, perché nella stragrande maggioranza dei casi proprio non ha senso: sarebbe come mettersi il casco da moto integrale solo perché andando in solaio potresti sbattere la testa contro il tetto.
Fuor di metafora, la PrEP è pensata per i gruppi a rischio, essenzialmente: gay, con un elevato numero (oltre cinque) di partner sessuali l’anno, che sentono di non essere in grado di mantenere il condom nel 100% dei casi…

[Dora]

Ragazzi mi scuso in anticipo per la domanda idiota che sto per porvi e sono sicuro che la risposta sarebbe facile cercarla nei mille thread che trattano la questione, ma sono troppo pigro per farlo ora, quindi la faccio.

Ma quando si parla di PrEP come strumento di prevenzione a cui sottoporre tutti i soggetti ritenuti a rischio, significa che tutte le persone indipendentemente dal sesso, dall'orientamento, dall'età, educazione, malattie pregresse, dovrebbero essere sottoposti alla PrEP?
Dal quindicenne che si fa la sua prima sveltina senza preservativo al vecchietto ottantenne che va a prostitute?

Veramente, sento che è una domanda stupida ma al momento non riesco a darmi una risposta

Credo che la domanda non sia per niente stupida, perché segnala un problema che abbiamo sollevato qui tante volte: per combattere (giustissimamente) lo stigma, ci si è rifiutati a lungo di parlare di "categorie a rischio". Questo ha fatto sì che si perdesse di vista il fatto che ci sono gruppi di popolazione che rischiano di infettarsi molto più di altri.
Candidate alla PrEP, dunque, sono le persone davvero ad alto rischio - principalmente i giovani gay, che fanno sesso in piccole cerchie in cui l'infezione è presente ad alta prevalenza. Poi si intendono i casi particolari, da stabilirsi volta per volta, dalle persone che vendono sesso a quelle in una relazione in cui sono il partner debole di una persona HIV+, quello ad esempio che non può negoziare l'uso del condom.

[nuovo giorno]

E infatti c'era una risposta
Non azzeri il rischio ma lo riduci notevolmente insomma e a furia di ridurre si potrebbe arrivare all'isolamento.
Se fossi un terrorista colpirei nei posti dove è accertato che c'è più folla, giusto per fare un esempio infelice.
Forse però il problema è anche rintracciare le persone più a rischio che non sempre sono visibili alla società o non hanno gli strumenti basilari per informarsi. Per esempio il partner del sieropositivo in cura è facilmente avvicinabile ma la ragazza clandestina costretta alla prostituzione lo è molto meno e ha un potenziale di contagiosità molto più alto.
Però è anche vero che intanto se si iniziasse a proporla a chi è facilmente avvicinabile (associazioni gay, locali o circoli privati dove si pratica sesso, ospedali, centri di accoglienza, carceri) si avrebbe già una bella riduzione dei casi di contagio.

E' questa la logica della PrEP?

[uffa2]

E' questa la logica della PrEP?

Sì, al di là dei vantaggi individuali la logica è quella del tagliare gli alberi intorno alle fiamme, per far sì che l'incendio smetta di estendersi al resto del bosco. PrEP e terapia antiretrovirale di massa potrebbero spegnere l'incendio, è un crimine che non lo si capisca ancora.

[nuovo giorno]

E' questa la logica della PrEP?

Sì, al di là dei vantaggi individuali la logica è quella del tagliare gli alberi intorno alle fiamme, per far sì che l'incendio smetta di estendersi al resto del bosco. PrEP e terapia antiretrovirale di massa potrebbero spegnere l'incendio, è un crimine che non lo si capisca ancora.

Bene, ora ho capito e condivido pienamente.

Però ti dico che non è un concetto proprio facilmente intuibile, almeno per me. Ha bisogno di essere spiegato bene e la campagna d'informazione presso il bacino di possibili utilizzatori dovrebbe essere bella massiccia e rassicurante soprattutto. Penso che la maggior parte delle persone quando pensa agli antiretrovirali pensi a qualcosa di simile ai chemioterapici e basta.
Ma giustamente ho fatto la scoperta dell'acqua calda

[flavioxx]

No, perché nella stragrande maggioranza dei casi proprio non ha senso: sarebbe come mettersi il casco da moto integrale solo perché andando in solaio potresti sbattere la testa contro il tetto.
Fuor di metafora, la PrEP è pensata per i gruppi a rischio, essenzialmente: gay, con un elevato numero (oltre cinque) di partner sessuali l’anno, che sentono di non essere in grado di mantenere il condom nel 100% dei casi…

...ma c'è anche l'adolescente tutto casa e fidanzatina che non gliela dà ma lo eccita ad ogni incontro e quella sera che si ubriaca finisce tra le gambe di una prostituta. O il Signore perbene con moglie sempre isterica che non ha voglia di sesso perché ha i suoi problemi, e il marito finisce anche lui tra le gambe magari della amica libertina e simpatica. Perciò la prep dovrebbe prevenire tutta la popolazione attiva sessualmente