RIFIUTO terapie
Re: RIFUTO terapie
Gente ... la discussione è interessante , ognuno dica quel che crede ma non volevo discutere di teorie negazioniste.
Il quesito era per Porlo con più chiarezza se una persona che è probabilmente instabile e non lucida sia da ritenersi in grado di usufruire a pieno titolo del diritto costituzionale di scegliere come e se curarsi.
O se invece ci debba essere una forma di intervento pubblico o ti terzi volto a giudicare se la persona abbia tutte la capacità per esprimere una scelta cosciente e se non fosse imporre una terapia
Il quesito era per Porlo con più chiarezza se una persona che è probabilmente instabile e non lucida sia da ritenersi in grado di usufruire a pieno titolo del diritto costituzionale di scegliere come e se curarsi.
O se invece ci debba essere una forma di intervento pubblico o ti terzi volto a giudicare se la persona abbia tutte la capacità per esprimere una scelta cosciente e se non fosse imporre una terapia
Re: RIFUTO terapie
In Russia, visto il dilagare dei negazionisti, il governo sta pensando di rendere la terapia obbligatoria per chiunque abbia diagnosi di HIV. Queste cose possono essere concepibili soltanto in un regime profondamente illiberale.Soletto80 ha scritto:Gente ... la discussione è interessante , ognuno dica quel che crede ma non volevo discutere di teorie negazioniste.
Il quesito era per Porlo con più chiarezza se una persona che è probabilmente instabile e non lucida sia da ritenersi in grado di usufruire a pieno titolo del diritto costituzionale di scegliere come e se curarsi.
O se invece ci debba essere una forma di intervento pubblico o ti terzi volto a giudicare se la persona abbia tutte la capacità per esprimere una scelta cosciente e se non fosse imporre una terapia
Se invece intendi parlare dei singoli casi, si pone una questione molto delicata, perché: chi è autorizzato a decidere che una persona è in grado di intendere e di volere nella sua determinazione a non curarsi? Un medico? Un tribunale? I parenti? Gli amici?
Bisogna farlo interdire?
Se uno aderisce per convinzione ideologica alle teorie negazioniste dobbiamo pensare che è un cretino? Un pazzo? Un fanatico?
Dove mettiamo il limite?
E una volta stabilito che uno è negazionista perché nutre istinti suicidi, che cosa facciamo? Gli facciamo ingurgitare la ART ogni giorno sotto la minaccia di sparargli se non lo fa? Lo mettiamo in galera se rifiuta? Lo leghiamo a un letto o gli mettiamo la camicia di forza?
E questo dovrebbe valere solo per le persone con HIV o anche per chi ha il cancro o il diabete o mangia male e non fa sport e se ne infischia del colesterolo alto?
Re: RIFUTO terapie
Dora ha scritto:In Russia, visto il dilagare dei negazionisti, il governo sta pensando di rendere la terapia obbligatoria per chiunque abbia diagnosi di HIV. Queste cose possono essere concepibili soltanto in un regime profondamente illiberale.Soletto80 ha scritto:Gente ... la discussione è interessante , ognuno dica quel che crede ma non volevo discutere di teorie negazioniste.
Il quesito era per Porlo con più chiarezza se una persona che è probabilmente instabile e non lucida sia da ritenersi in grado di usufruire a pieno titolo del diritto costituzionale di scegliere come e se curarsi.
O se invece ci debba essere una forma di intervento pubblico o ti terzi volto a giudicare se la persona abbia tutte la capacità per esprimere una scelta cosciente e se non fosse imporre una terapia
Se invece intendi parlare dei singoli casi, si pone una questione molto delicata, perché: chi è autorizzato a decidere che una persona è in grado di intendere e di volere nella sua determinazione a non curarsi? Un medico? Un tribunale? I parenti? Gli amici?
Bisogna farlo interdire?
Se uno aderisce per convinzione ideologica alle teorie negazioniste dobbiamo pensare che è un cretino? Un pazzo? Un fanatico?
Dove mettiamo il limite?
E una volta stabilito che uno è negazionista perché nutre istinti suicidi, che cosa facciamo? Gli facciamo ingurgitare la ART ogni giorno sotto la minaccia di sparargli se non lo fa? Lo mettiamo in galera se rifiuta? Lo leghiamo a un letto o gli mettiamo la camicia di forza?
E questo dovrebbe valere solo per le persone con HIV o anche per chi ha il cancro o il diabete o mangia male e non fa sport e se ne infischia del colesterolo alto?
Mi rendo conto anche io delle enormi difficoltà logistiche nel gestire una terapia per colui che non la vuole .
Parlando però in termini " teorici" esistono nel ns e in tutti i sistemi giuridici maturi varie forme di contrazione delle libertà di scelte imposte da terzi giuridicamente riconosciuti a farlo, vediamo in questo caso nomine di tutori, curatele, interdizioni parziali o totali di persone ritenute capaci parzialmente o incapaci di gestire le proprie scelte.
Ritengo anche che nel caso di malattie infettive esista anche un " interesse pubblico"( abbiamo letto ampliamento sui rischi infettivi di chi non è in terapia). L interesse pubblico è un altro aspetto, giuridicamente riconosciuto , per portare a limitazioni delle libertà dei singolo( esempio : diritto di proprietà / esproprio, trattamenti sanitari obbligatori per motivi di igiene o sicurezza)e in questo caso io un aspetto di interesse pubblico lo vedo.
Lo screening di massa( risultato comunicato con privacy)mi fai riflettere ha sicuramente aspetti liberticidi, ma non darebbe benefici enormi ? Se non sbaglio negli anni bui anche in Italia c era stata a livello parlamentare una discussione se includere il test in ogni esami fatto presso istitituti pubblici.
Re: RIFUTO terapie
Non hai colto il sarcasmo del mio intervento.
Credo che obbligare le persone a curarsi sia una mostruosità etica e politica ben prima che un problema logistico.
Agli inizi della pandemia c'era negli Stati Uniti chi voleva mettere le persone con HIV in campi di concentramento. Ecco, la tua idea di cure forzate mi ricorda molto lo spirito di quella proposta.
Credo che obbligare le persone a curarsi sia una mostruosità etica e politica ben prima che un problema logistico.
Agli inizi della pandemia c'era negli Stati Uniti chi voleva mettere le persone con HIV in campi di concentramento. Ecco, la tua idea di cure forzate mi ricorda molto lo spirito di quella proposta.
Re: RIFUTO terapie
È' una forzatura non ho mai detto una cosa simile .Dora ha scritto:Non hai colto il sarcasmo del mio intervento.
Credo che obbligare le persone a curarsi sia una mostruosità etica e politica ben prima che un problema logistico.
Agli inizi della pandemia c'era negli Stati Uniti chi voleva mettere le persone con HIV in campi di concentramento. Ecco, la tua idea di cure forzate mi ricorda molto lo spirito di quella proposta.
Mi sembra che il mio pensiero ... rileggendomi sia chiaro ... e non abbia aspetti liberticidi. Fermo restando che la libertà di uno non deve nuocere ad un terzo ...e per essere libero di scegliere bisogna anche essere in grado mentalmente di farlo altrimenti non è una " scelta" ma un suicidio inconsapevole approvato dalla collettivita
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Re: RIFUTO terapie
Dora ha scritto:Non hai colto il sarcasmo del mio intervento.
Credo che obbligare le persone a curarsi sia una mostruosità etica e politica ben prima che un problema logistico.
Agli inizi della pandemia c'era negli Stati Uniti chi voleva mettere le persone con HIV in campi di concentramento. Ecco, la tua idea di cure forzate mi ricorda molto lo spirito di quella proposta.


Molto probabilmente non ha letto il tuo lavoro sulla Russia.
Re: RIFUTO terapie
L ho letto adesso con il rimando .... molto interessante ... non ci vedo contatto con quanto ho detto....confermo tutto


Re: RIFUTO terapie
Putin ha tanti estimatori anche in Occidente.stealthy ha scritto:Dora ha scritto:Non hai colto il sarcasmo del mio intervento.
Credo che obbligare le persone a curarsi sia una mostruosità etica e politica ben prima che un problema logistico.
Agli inizi della pandemia c'era negli Stati Uniti chi voleva mettere le persone con HIV in campi di concentramento. Ecco, la tua idea di cure forzate mi ricorda molto lo spirito di quella proposta.![]()
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Molto probabilmente non ha letto il tuo lavoro sulla Russia.

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Re: RIFUTO terapie
Per fortuna però nel nostro ordinamento esiste anche il diritto di libertà di cura, il diritto alla riservatezza, il diritto a essere tutelati dalla discriminazione e soprattutto il principio per cui nessuno può essere sottoposto a restrizioni personali di alcun genere per prevenire un solo ipotetico e non provato pericolo per la collettività da addebitare a quella specifica persona. Giuridicamente secondo me è così.
Per il resto credo tu abbia ragione, il neo infetto deve essere messo nella condizione di sapere a cosa va incontro senza terapia e i rischi di contagio e sarebbe bello un supporto psicologico garantito a tutti anche se onestamente penso che qualsiasi infettivologo in Italia dal più bravo al più scarso dia le giuste informazioni da subito.
Forse l'errore di fondo del tuo ragionamento è che potrebbe portare a pensare che il sieropositivo sia o possa essere un pericolo per la collettività proprio per la sua condizione di sieropositivo a prescindere da tutto il resto.
Per il resto credo tu abbia ragione, il neo infetto deve essere messo nella condizione di sapere a cosa va incontro senza terapia e i rischi di contagio e sarebbe bello un supporto psicologico garantito a tutti anche se onestamente penso che qualsiasi infettivologo in Italia dal più bravo al più scarso dia le giuste informazioni da subito.
Forse l'errore di fondo del tuo ragionamento è che potrebbe portare a pensare che il sieropositivo sia o possa essere un pericolo per la collettività proprio per la sua condizione di sieropositivo a prescindere da tutto il resto.
Re: RIFUTO terapie
Caso 1) una persona coscientemente matura la scelta di non curarsi ... ha il diritto costituzionale a farloSoletto80 ha scritto:L ho letto adesso con il rimando .... molto interessante ... non ci vedo contatto con quanto ho detto....confermo tutto
Caso 2) una persona in stato mentale alterato magari confuso da teorie strane decide di non curarsi ... secondo me ( non so come praticamente si possa fare) gli si può imporre un supporto psichiatrico , un tutore, una terapia
Chi decide questo ? Esistono gli psichiatri per fare perizie e in uno stato liberale e democratico ( Francia Italia Germania Spagna... ect) esistono procedure giuridiche per valutare anche questo ... in Italia si viene interdetto per sentenza di tribunale.
Un parente può chiedere ad un tribunale di valutare la necessità di un tutore per un giocatore d azzardo patologico
Allora una madre non può magari domandare ad un tribunale se il figlio sta consciamente o inconsciamente scegliendo di morire e provvedere di conseguenza?