PEP dopo rapporto a rischi
Re: PEP dopo rapporto a rischi
Certo che sì, gli ho detto che mi è venuto dentro, e anche che quando gli ho chiesto di fare insieme il test HIV mi ha mandato aff.anculo e insultato dandomi del pazzo.
Comunque, non dicevo che il medico è responsabile del budget dell'ospedale, a lui cambia poco, il suo stipendio è lo stesso che ti venga prescritta o meno la PEP. Il problema quindi non sono i medici in sè, ma gli ospedali e le aziende sanitarie, che credo possano condizionare le decisioni di un medico sulla base del loro budget. Ora, da una parte è una cosa comprensibile, ma ricordiamoci anche che prima di tutto per un medico viene il codice dentologico e il giuramento di Ippocrate, e negare la PEP o sconsigliarla ad una persona che ha corso un rischio facendo terrorismo psicologico è un comportamento secondo me poco corretto. Si tratta di un infettivologo, di una persona che questi farmaci li prescrive ogni giorno e ne vede i benefici ogni giorno con i suoi pazienti. Dunque non capisco davvero certe uscite: non capisco come possa contemporaneamente sapere che c'è gente che prende questi farmaci da 20 anni e non ha problemi e poi sconsigliarli ad una persona che deve prenderli solo per 1 mese, elencando fantomatiche mutazioni del DNA o effetti collaterali a 20 anni dopo. Boh, me pare più un'indovina che na dottoressa.
Comunque, non dicevo che il medico è responsabile del budget dell'ospedale, a lui cambia poco, il suo stipendio è lo stesso che ti venga prescritta o meno la PEP. Il problema quindi non sono i medici in sè, ma gli ospedali e le aziende sanitarie, che credo possano condizionare le decisioni di un medico sulla base del loro budget. Ora, da una parte è una cosa comprensibile, ma ricordiamoci anche che prima di tutto per un medico viene il codice dentologico e il giuramento di Ippocrate, e negare la PEP o sconsigliarla ad una persona che ha corso un rischio facendo terrorismo psicologico è un comportamento secondo me poco corretto. Si tratta di un infettivologo, di una persona che questi farmaci li prescrive ogni giorno e ne vede i benefici ogni giorno con i suoi pazienti. Dunque non capisco davvero certe uscite: non capisco come possa contemporaneamente sapere che c'è gente che prende questi farmaci da 20 anni e non ha problemi e poi sconsigliarli ad una persona che deve prenderli solo per 1 mese, elencando fantomatiche mutazioni del DNA o effetti collaterali a 20 anni dopo. Boh, me pare più un'indovina che na dottoressa.
CIAO GIOIE
Re: PEP dopo rapporto a rischi
..e no, a questo punto, un Medico, se ha un minimo di coscienza, si dimette dalla Fabbrica Sanità italia e va a trovarsi un lavoro dove ASSISTERE E CURARE I PAZIENTI.Blast ha scritto: Il problema quindi non sono i medici in sè, ma gli ospedali e le aziende sanitarie, che credo possano condizionare le decisioni di un medico sulla base del loro budget. Ora, da una parte è una cosa comprensibile, ma ricordiamoci anche che prima di tutto per un medico viene il codice dentologico e il giuramento di Ippocrate, e negare la PEP o sconsigliarla ad una persona che ha corso un rischio facendo terrorismo psicologico è un comportamento secondo me poco corretto. Si tratta di un infettivologo, di una persona che questi farmaci li prescrive ogni giorno e ne vede i benefici ogni giorno con i suoi pazienti..
Per esempio: esistono in Italia gli Albo di categorie protette dallo Stato. Non si può esercitare la libera professione se non si è iscritti a queste Lobby. Rendere liberi i professionisti creerebbe una concorrenza di mercato a beneficio del consumatore. Lo stato avrebbe l'obbligo di controllare la deontologia dei professionisti, pena MULTE SALATISSIME o RadiarLi
Il Parlamento ha tentato varie volte di proporre leggi per liberalizzare certe categorie :le licenze dei Taxi venivano ad essere soppresse; le farmacie, che in Italia sono blindate da orari assurdi tipo dalle 9.00 a le 12:30 e dalle 15.30 a le 19.00 con chiusura totale nei giorni festivi, avrebbero dovuto funzionato 24H alleviando gli acciacchi di milioni over 50 che affollano le farmacie nei giorni feriali (pensionati che non sanno cosa fare; c'ha mi faccio un giretto in Farma così faccio due chiacchiere) ; anche i Notai che per ogni compravendita di immobili ti tartassano 2.000 euro venivano soppressi bypassando il tutto al catasto o al Comune per un semplice Testamento. Dunque anche il Medico potrebbe aprirsi il suo gabinetto, comprare i farmaci all'estero se lo Stato non li vuole produrre, e venderli al suo paziente.
Ma sono cose già dette e studiate in anni passati e mai realizzate, perché in Italia non si muove mai un Cazzo!
Re: PEP dopo rapporto a rischi
Guarda che i medici liberi professionisti (con partita IVA) esistono già e lavorano dovunque. E questo non li rende certo liberi di non rispettare un codice deontologico o di non mostrare una morale ineccepibile.
Purtroppo però abbiamo un sistema sanitario gratuito e quindi un sistema pieno di problemi economici in cui si è costretti a battere cassa. Inoltre, se ci pensi, la PEP e la PrEP sono complementari: non avrebbe senso dare la PrEP e non la PEP, perchè servono entrambe a prevenire eventuali infezioni, ma a tempi diversi. Ma in un paese in cui terrorizzano psicologicamente le persone che vorrebbero la PEP, figuriamoci come affronteranno la questione della PrEP. Cioè, se mostrano molte remore a dare la PEP ad un numero esiguo di persone, figuriamoci come gestiranno la PrEP, laddove eventualmente si presenterà un numero maggiore di persone (in base ai fattori di rischio). Questi non hanno ancora sviluppato la mentalità, la logica della prevenzione. E questo è uno dei motivi per cui ancora c'è molto disinteresse nei confronti della PrEP
Purtroppo però abbiamo un sistema sanitario gratuito e quindi un sistema pieno di problemi economici in cui si è costretti a battere cassa. Inoltre, se ci pensi, la PEP e la PrEP sono complementari: non avrebbe senso dare la PrEP e non la PEP, perchè servono entrambe a prevenire eventuali infezioni, ma a tempi diversi. Ma in un paese in cui terrorizzano psicologicamente le persone che vorrebbero la PEP, figuriamoci come affronteranno la questione della PrEP. Cioè, se mostrano molte remore a dare la PEP ad un numero esiguo di persone, figuriamoci come gestiranno la PrEP, laddove eventualmente si presenterà un numero maggiore di persone (in base ai fattori di rischio). Questi non hanno ancora sviluppato la mentalità, la logica della prevenzione. E questo è uno dei motivi per cui ancora c'è molto disinteresse nei confronti della PrEP
CIAO GIOIE
Re: PEP dopo rapporto a rischi
ragazzi scusate l'ulteriore domanda ma ho letto che c'è un test, il test combo che permette di rintracciare anticorpi a 16 giorni di distanza dal possibile contagio, vi linko il sito:
http://www.luisa.it/notizie-e-suggerime ... zione.html
volevo chiedervi se qualcuno di voi avesse sentito parlare di questo test e quanto sia attendibile?
http://www.luisa.it/notizie-e-suggerime ... zione.html
volevo chiedervi se qualcuno di voi avesse sentito parlare di questo test e quanto sia attendibile?
Re: PEP dopo rapporto a rischi
Che brutti ricordi con il centro Luisa....
Comunque sì, ma se lo fai dopo 16 giorni è meglio
Comunque sì, ma se lo fai dopo 16 giorni è meglio
CIAO GIOIE
Re: PEP dopo rapporto a rischi
filippo89, com'è andata la prima settimana di PEP?
HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
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Re: PEP dopo rapporto a rischi
ciao uffa2, grazie dell'interesse e per il momento non ho avuto alcun effetto collaterale. Si forse mi sento un pò stanco ma studiando ed essendo periodo d'esame credo sia molto dovuto a questo.uffa2 ha scritto:filippo89, com'è andata la prima settimana di PEP?
L'esame del primo test HIV a giorno 1 è risultato negativo, ho fatto un controllo per riprendere le pillole ed un'altra dottoressa mi ha detto che mi sconsigliava la PEP perchè hanno avuto casi di forti disturbi parlandomi di rischi epatite.. le ho detto che avrei continuato cmq e mi ha detto ok al primo sintomo vai al pronto soccorso. Mi ha consigliato poi di bere tanta acqua e di fare delle analisi a 15 giorni dall'inizio della PEP.
Domani farò una visita con un medico che mi saprà dire bene i rischi della PEP. Di lui mi fido ciecamente quindi gli chiederò di tutto e di più.
Vi tengo aggiornati

Re: PEP dopo rapporto a rischi
Epatiti da terapia antiretrovirale? Forse bisognerebbe liberare i cani antidroga in quel reparto, chissà di cosa si fanno...
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Re: PEP dopo rapporto a rischi
Questa cialtrona non dovrebbe fare la dottoressa, ma la sceneggiatrice horror
CIAO GIOIE