skydrake ha scritto:Spermatozoi infuocati: una scoperta italiana
Simpatico articolo su Antonietta Morena Gatti,
associata all'Istec-CNR, antivaccinista e studiosa della "malattia dei spermatozoi infuocati" (burning semen disease):
https://oggiscienza.it/2017/03/20/burni ... se-bufala/
Ovviamente, a smascherare l'ultima sua pubblicazione è stata l'Agenzia del farmaco francese.
Le autorità italiane dormono....
A fine gennaio, la Dr Gatti ha pubblicato su un predatory journal
un pessimo articolo antivaccinista insieme al marito, Stefano Montanari.
Quando me ne sono accorta, non vedendo reazioni di contrasto da parte del fronte pro-science, dopo qualche giorno
l'ho segnalato nel blog dell'Oca Sapiens, sicura che persone molto più esperte di me nel campo dei vaccini sarebbero intervenute. In effetti, così è stato e l'articolo ha ricevuto le critiche pesantissime che gli erano dovute da parte sia italiana, sia di blogger di grande seguito in inglese - da Orac, che si è
letteralmente mangiato [EDIT: link
salvato qui] il lavoro della coppia Gatti-Montanari,
a Skeptical Raptor. Montanari si è offeso e ha reagito con un
patetico attacco a Orac, dimostrando di non avere idea neppure di chi sia, usando toni da
lei non sa chi sono io! e
scatenando l'ilarità generale.
Gatti e Montanari non potevano non sapere che la loro produzione *scientifica* sarebbe stata passata al vaglio da persone che sono molto più colte di loro.
E così è accaduto. Vi segnalo in particolare un post di Smut Clyde, che si è divertito a prendere in giro le sciocchezze che la Dr Gatti scrive sulla
malattia del pene urente:
For external use only. Avoid contact with eyes.
È bizzarro che la Dr Gatti non sappia che è la
seminal plasma hypersensitivity a poter talvolta causare la
burning sperm disease, e che si tratta di un disturbo di tipo immunologico, una allergia, che è trattabile con immunoterapie e che nulla ha a che fare con l'inquinamento da nanoparticelle, men che meno con i tumori che sarebbero causati da nanoparticelle. E il minimo che possa accadere è che la Dr Gatti susciti, proprio come suo marito, l'ilarità generale.
Sylvie Coyaud ha fatto il suo mestiere e seguito queste vicende sia per
OggiScienza, sia nel suo
blog su Repubblica.
La Dr Gatti, però, è signora ipersensibile. O forse molto presa da sé e poco consapevole dell'effetto che le sue sciocchezze possono causare in altri. Sta di fatto che, invece di provare vergogna e scegliere un profilo molto basso, si è profondamente offesa e sta minacciando fuoco e fiamme.
Quindi il mio consiglio è: se volete commentare la sua produzione scientifica, fatelo tenendo conto di questa ipersensibilità. È una buona norma che sarebbe bene seguire sempre, ma in questo caso è una norma particolarmente saggia.