La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
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flavioxx
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da flavioxx » giovedì 2 marzo 2017, 11:38
thunder82 ha scritto:Ciao. Io hiv+. Non più recentissimo ma "fresco". Contagiato l'8 dicembre 16, diagnosticato il 21 dicembre. In casa ho il padre medico mmg specializzato in interna, la sorella infermiera, Il fratello medico e gay. Sai che devi fare..... Diventare il più grande chirurgo del mondo. Sei hiv+ puoi contagiare i tuoi pazienti certo, ma anche gli hiv- possono contagiarli. I casi di trasmissione virus da paziente a medico sono rari (per hiv) da medico a paziente sono più unici che rari soprattutto con te in terapia e presto azzerato. Certo se aprendo un torace ti ferisci? È una cosa molto remota ma può capitare, ma se capita e sei in terapia ê più facile che gli passi qualcos'altro che l'hiv.
E non dico devi fare da riequilibratore di una sorta di contorta giustizia divina ma considera che a parti ribaltate ogni paziente è un possibile contagio per il medico.
Non porti problemi. Sai che ti devi fare le vaccinazioni per le epatiti, per tbc e non so quali altre abbiano introdotto per il personale sanitario, ma l'hiv non ti prenderà il tuo sogno.

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Gabriel81
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da Gabriel81 » giovedì 2 marzo 2017, 12:52
Ciao fandoc! Anche io naive inaspettato e in fase di definizione della linea terapeutica da seguire. Sei così giovane che dovresti seguire solamente le tue passioni senza farti nessun problema, soprattutto se same come le tue, ma capisco che sia complicato. Anyway io ho un amico chirurgo urologo sieropositivo ed un altro infermiere strumentista (entrambi hanno iniziato la professione da neg, ma la differenza è solo psicologica) e non hanno particolari problemi anche se mi è sembrato di capire che in ambito sanitario i controlli a volte sono semi-obbligatori ma non vincolanti (nessuno potrebbe per legge penalizzarti, perché le precauzioni sanitarie devono valere per la sicurezza in senso assoluto a prescindere). Detto questo devi sentirti più tu sicuro di affrontare magari qualche piccolo stigma o problematica relazionale (e ingiustificata) che potrebbe verificarsi.
Come si dice, si fiero, petto in fuori (e anche il culo se è bello ahahah) e pancia in dentro!
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Gabriel
Una pianificazione attenta non sostituirà mai una bella botta di culo!
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thunder82
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da thunder82 » giovedì 2 marzo 2017, 13:15
Flavioxxx non ho capito!?
There's nothing as queer as folk
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maggio2014
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da maggio2014 » giovedì 2 marzo 2017, 15:42
Ciao e "benvenuto"...si fa per dire

guarda, io ho un caro amico medico. Fatta la specialità in chirurgia oncologica, al 5° anno gli è stato diagnosticato l' hiv. Ha lasciato chirurgia e ora è medico nel P.S.. Da quel che so ai chirurghi viene richiesto il test hiv, e lui per evitare ha cambiato. In un primo momento era affranto perchè il suo sogno svaniva, ma ha superato la cosa. Poi non so se la sieronegatività sia una condizione necessaria o sia semplicemente consigliata. Un abbraccio.
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skydrake
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da skydrake » giovedì 2 marzo 2017, 17:22
Io ne conosciuto uno, ma esercitava già quando si contagiò.
Opera ancora, sebbene abbia abbandonato la sua vecchia struttura. L'ha dovuta abbandonare perché fu così incauto di farsi seguire nello stesso ospedale, nonostante che fosse seguito direttamente dal primario con mille cauzioni. Nonostante le precauzioni, la notizia è filtrata lo stesso tra colleghi.
Ha avuto una grave crisi psicologica e tutt'ora non si è del tutto ripreso.
Anni fa scrisse su un altro forum un altro studente di medicina, figlio di un medico. Rivoltosi al padre, gli impose di farsi seguire da un'altra ospedale in un'altra AUSL.
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fandoc8
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da fandoc8 » giovedì 2 marzo 2017, 17:53
Rob_Rob ha scritto:fandoc8 ha scritto:Salve a tutti, sono uno studente universitario di 22 anni che ha scoperto di essere Hiv+ a Dicembre 2016. Dopo la diagnosi è inutile dire che è seguito un periodo di frustrazione e depressione. Devo dire che sono venuto a conoscenza di questa mia condizione dopo controlli che ho effettuato a causa di una splenomegalia ( ingrossamento della milza) che si presentava da estate 2016. In quel periodo sono stato molto male con quello che ora ricollego essere l'infezione acuta ( sieroconversione). La avevo archiviata come una tonsillite un pò più aggressiva ( ho sempre sofferto di tonsilliti nel periodo di esami e quindi di particolare stress) non ho pensato prima di dicembre di fare il test perchè essendo un ex donatore (ultimo test neg fine 2015) e in una relazione monogama non presentavo quei fattori di "rischio". Purtroppo , invece, il mio fidanzato più grande di me(molto)non sapeva di essere positivo e nonostante avessimo preso tutte le accortezze del caso ( mai avuto rapporti penetrativi scoperti) mi ha trasmesso il virus.
Inutile dire di come la mia vita, psicologicamente, sia cambiata. Il motivo per il quale scrivo qui è principalmente uno : sono uno studente di medicina e nonostante la scelta della specialità sia ancora lontana sono sempre stato affascinato alla chirurgia tanto che quando qualcuno mi diceva che cosa volessi fare "da grande" rispondevo il chirurgo trapiantista o comunque qualcosa inerente alla chirurgia ( toracica, cardiochirurgia, chirurgia generale) . Ora parlando con i vari professionisti che mi seguono ho ricevuto pareri discordanti riguardanti questa "passione" . Lo psicologo dice che non c'è nessun motivo per cui dovrei rinunciare a questo sogno, mentre i medici con cui ho parlato appena nomino la chirurgia mi consigliano di pensarci bene e magari avvicinarmi a materie più mediche ( la dottoressa mi parlava di diversi medici anestesisti , radiologi e infettivologi hiv+) . Ora chiedo su questa piattaforma c'è qualche operatore del settore sanitario ( medico , infermiere ecc) ? c'è per caso qualche chirurgo o qualcuno sa di chirurghi hiv+ che non hanno problemi di nessun tipo a svolgere la loro professione? Magari raccontandomi le vostre esperienze e storie. Grazie

Ho scritto lo stesso messaggio su un altro forum in cui si parla di Hiv ( scusate il doppione se siete iscritti ad entrambi)
Si.... follow your hearth e tutto andrà bene

. Informati sugli aspetti legali ma non credo che nei paesi occidentali ci siano problemi.
Io se tornassi indietro farei l'immunologo così capirei un po' come mai sto virus prende per il cul0 il mio sistema immunitario.
Speriamo, la dottoressa mi parlava di difficoltà da parte della azienda sanitaria che magari avrebbe qualche risentimento ad assumere in chirurgo + . Immunologia è molto bella come materia e altrettanto complessa
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fandoc8
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da fandoc8 » giovedì 2 marzo 2017, 17:56
Blast ha scritto:Ciao gioia, nessuno ti dirá qui in pubblica se è un medico o infermiere o fisioterapista o ricercatore, ecc ecc. Comunque senti a me: fai il chirurgo, non avrai nessun problema, nè etico, nè legale, se seguirai tutte le regole del gioco. Non c'è nessun motivo per cui tu non possa farlo, e chiunque ti disincentivi è un millantatore.
Ciao blast, eh immaginavo che nessuno si presentasse come medico, sono ancora un po' ingenuo [emoji4] intanto manca ancora per un po' per la laurea vedremo. Il mio psicologo continua a sostenere che la nel giro di 3-4 anni si avrà una cura definitiva e che quindi doppiamente non dovrei farmi problemi mah... vedremo.
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fandoc8
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da fandoc8 » giovedì 2 marzo 2017, 18:05
Gabriel81 ha scritto:Ciao fandoc! Anche io naive inaspettato e in fase di definizione della linea terapeutica da seguire. Sei così giovane che dovresti seguire solamente le tue passioni senza farti nessun problema, soprattutto se same come le tue, ma capisco che sia complicato. Anyway io ho un amico chirurgo urologo sieropositivo ed un altro infermiere strumentista (entrambi hanno iniziato la professione da neg, ma la differenza è solo psicologica) e non hanno particolari problemi anche se mi è sembrato di capire che in ambito sanitario i controlli a volte sono semi-obbligatori ma non vincolanti (nessuno potrebbe per legge penalizzarti, perché le precauzioni sanitarie devono valere per la sicurezza in senso assoluto a prescindere). Detto questo devi sentirti più tu sicuro di affrontare magari qualche piccolo stigma o problematica relazionale (e ingiustificata) che potrebbe verificarsi.
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Gabriel
Ciao gabriel grazie per il tuo messaggio! Spero che vada bene anche il tuo inizio di terapia personalmente non è cambiato nulla , solo quella pillolina una volta al giorno e sono sempre lo stesso (con i pregi e i difetti)

sì cercherò di seguire le mie passioni e spero di sfruttare a pieno il lato "positivo" di questa storia ovvero quello di capire le esigenze del paziente perché lo sono anche io a mia volta. Urologia è molto interessante , grazie per aver raccontato questa storia . Speriamo che si possa concludere questa storia il prima possibile, alla fine ho dalla mia parte la giovanissima età quindi anche se fosse tra 10anni sarò ancora giovane. Ce la metterò tutta

ps : a dire di molti sono molto bello
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fandoc8
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da fandoc8 » giovedì 2 marzo 2017, 18:12
maggio2014 ha scritto:Ciao e "benvenuto"...si fa per dire

guarda, io ho un caro amico medico. Fatta la specialità in chirurgia oncologica, al 5° anno gli è stato diagnosticato l' hiv. Ha lasciato chirurgia e ora è medico nel P.S.. Da quel che so ai chirurghi viene richiesto il test hiv, e lui per evitare ha cambiato. In un primo momento era affranto perchè il suo sogno svaniva, ma ha superato la cosa. Poi non so se la sieronegatività sia una condizione necessaria o sia semplicemente consigliata. Un abbraccio.
Ciao maggio grazie del messaggio, credo che la storia del tuo amico sia ancora peggio veder svanito il tuo sogno ad un passo dal traguardo deve esser stato terribile. Per carità la medicina è tutta bella quindi poco male però ecco lo capisco, io sto cercando appunto di raccogliere storie e opinioni per evitare nel caso di dover rinunciare a percorso già iniziato. Non credo che sia necessaria la sieronegatività , forse consigliata. Un abbraccio
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da fandoc8 » giovedì 2 marzo 2017, 18:21
skydrake ha scritto:Io ne conosciuto uno, ma esercitava già quando si contagiò.
Opera ancora, sebbene abbia abbandonato la sua vecchia struttura. L'ha dovuta abbandonare perché fu così incauto di farsi seguire nello stesso ospedale, nonostante che fosse seguito direttamente dal primario con mille cauzioni. Nonostante le precauzioni, la notizia è filtrata lo stesso tra colleghi.
Ha avuto una grave crisi psicologica e tutt'ora non si è del tutto ripreso.
Anni fa scrisse su un altro forum un altro studente di medicina, figlio di un medico. Rivoltosi al padre, gli impose di farsi seguire da un'altra ospedale in un'altra AUSL.
Ciao Sky mi spiace per quest'uomo, purtroppo lo stigma è ancora vivo , anche nel settore sanitario ma se devo essere sincero l'approccio dei nuovi medici in formazione riguardo al virus è diverso. La considerano una semplice condizione che comporta alla fine, solo più accorgimenti sulla propria salute nulla di più

sicuramente non mi farò mai curare nello stesso ospedale dove studio. Ho già preso le precauzioni del caso. Grazie per il messaggio
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