Filler per lipodistrofia

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
flavioxx
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Filler per lipodistrofia

Messaggio da flavioxx » mercoledì 8 marzo 2017, 10:42

Premesso che i nuovi farmaci hanno una incidenza sui grassi quasi azzerata, la mia ricerca e su chi si sottopone ai filler ad ogni scadenza, o se hanno smesso i trattamenti
Esistono diversi tipi di fillers per il ripristino dei volumi adiposi persi: fillers riassorbibili, come l'acido ialuronico, che hanno una permanenza massima di un anno, fillers semiriassorbibili, come l'acido polilattico, che hanno una permanenza massima di un anno e mezzo e infine fillers permanenti, come il gel di poliacrilamide, che permane a vita. L'acido ialuronico viene iniettato nel derma profondo e per continuita' si viene a depositare nell'interfaccia derma-tessuto adiposo. Esiste un vantaggio economico rispetto agli altri due tipi di fillers ma la duratura e' minore. Anche l'acido polilattico viene iniettato nel derma profondo e una volta depositatosi, produce una neocollagenogenesi che, ispessendo il derma, determina un riempimento del tessuto adiposo sottostante. Bisogna pero' sottolineare che la somministrazione di acido polilattico ha uno svantaggio: in molti casi determina la formazione di antiestetici noduli che sono palpabili dal paziente e spesso anche visibili con un effetto estetico non buono. Questa complicanza si manifesta perche'] l'acido polilattico ]contiene delle microsferule sospese nel liquido iniettato che a volte non sono tollerate dall'organismo, il quale, attraverso una reazione immunitaria, le aggredisce e le isola con la formazione di granulomi che, o regredi­sco­no spontaneamente o devono essere rimossi chirurgicamente. Le applicazioni di fillers permanenti avvengono invece al livello del tessuto adiposo, nel quale viene iniettato un idrogel di poliacrilamide biocompatibile, che non possiede microsferule di elevate dimensioni, detiene una concentrazione di acqua pari al 97,5% e una struttura molecolare che permette lo scambio di acqua con i tessuti circostanti senza comprometterne forma e consistenza, non provoca fibrosi ne' reazioni granulomatose. L'idrogel e' resistente alle migrazioni, anallergico, sicuro, ampiamente testato e facile da somministrare. Il grande vantaggio del gel di poliacrilamide sta nella caratteristica del tessuto adiposo che non e' un sito di attiva proliferazione cellulare e quindi di possibile infiammazione, al contrario del derma. Lo svantaggio dei fillers di gel di poliacrilamide risiede nel costo piu' elevato che pero' puo' compensarsi con il fatto che l'impianto e' permanente. In generale, una seduta e' sufficiente a ripristinare una situazione di lipoatrofia di grado lieve o moderato, mentre nei casi severi o molto severi sono necessarie due o tre sedute. Le applicazioni vengono effettuate in anestesia locale nei casi piu' lievi e in sedazione per quelli piu' complessi. Nella nostra esperienza clinica, iniziata dopo aver appreso in Brasile le tecniche di ricostruzione per le lipodistrofie, presso il Dr. Raul Gonzalez, massimo esperto mondiale in tale settore, siamo ricorsi a un filler permanente in 60 pazienti sieropositivi con un follow up di 48 mesi. Il trattamento e' rapido, si esegue sempre in anestesia tronculare (infraorbitaria e/o mentoniera) o in sedazione assistita; e' sicuro, dal momento che, verificate le opportune indicazioni e controindicazioni (carica virale, conta dei CD4, assenza di concomitanti malattie erpetiche o autoimmunitarie), non si sono mai verificati effetti collaterali e il risultato, essendo armonico e omogeneo, ha consentito ai pazienti di migliorare da subito il livello di autostima consentendo il ritorno a una vita sociale e relazionale soddisfacente. Per quanto riguarda la lipoatrofia del corpo, i pazienti affetti da HIV hanno come effetto collaterale una sostanziale perdita di tessuto adiposo anche in tutto il corpo, che genera uno svuotamento dei glutei, delle cosce e dei polpacci. Nella lipoipertrofia al contrario si assiste ad un aumento cospicuo del grasso a livello intra o extraperitoneale, a livello cervicale antero-posteriore (gobba di bufalo) e a livello della regione lombo-dorsale dove si osserva spesso una deformita' del profilo. Nel caso in cui si presentino abbondanti depositi adiposi nell'addome, sul dorso e sui fianchi, si puo' effettuare un ripristino dei volumi adiposi persi nell'interno coscia, nei polpacci e nei glutei con la tecnica del body reshaping, o tramite una liposuzione delle zone donatrici con un successivo innesto a livello delle zone lipoatrofiche (lipofilling) o tramite l'impianto di protesi. E' necessario sottolineare che l'indicazione deve tener conto, ai fini dell'attecchimento del grasso reimpiantato, di un fattore: che nella terapia del paziente non siano piu' presenti farmaci antiretrovirali (es. Zerit o Crixivan) responsabili del quandro lipodistrofico. Se cosi non fosse, o non potendo disporre di grasso autologo, la nuova tendenza e' quella di impiantare, sempre nelle zone deficitarie di grasso, delle protesi al silicone
Dunque , io qui in Brasile mi sono fatto iniettare del gel poliacrilamide con circa dieci punturine, in una sola seduta ambulatoriale , qualche anno fa, non ricordo, forse 6?? Dopo qualche giorno (pochi, non ricordo) il mio viso era perfetto. Passato tutto questo tempo, 15gg fa mi sono alzato con la faccia da Joker (quello del fumetto-film), ed io ho incolpato la crema antirughe (l' Oreal revitalift) che forse avevo spalmato sbadatamente a mo' di crema , quando la si deve posare sulle rughe e lasciare che la pelle la assorba . Ora, per l'antibiotico (amoxicilina) o antinfiammatorio (nimesulida) che ho preso ieri per un intervento dentario (impianto) mi si è gonfiato nuovamente la parte del viso dove mi sono fatto applicare i filler. Perciò ritengo che qualcosa " è scaduto" o accaduto. è chiaro che consulto la mia dermatologa a gli infettivi, ma il mio 3D è per confrontarmi con altri S+ che hanno fatto il mio stesso percorso. Consapevole che qui siete tutti giovani e belli, provo a chiedere a qualche VETERANA poiché sono più le donne che sono ricorse ai filler. ciao



Blast
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Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da Blast » mercoledì 8 marzo 2017, 13:20

Ahahhahahhah Flavia, passa al chirurgo, altro che loreal revitalift :lol:


CIAO GIOIE

Albertino1

Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da Albertino1 » mercoledì 8 marzo 2017, 20:22

Veramente l'ultimo numero di nadir onlus e'dediato in buona parte alla lipodistrofia indotta dagli ultimi come dai farmaci piu" vecchi.Sembra proprio che, da questo punto di vista, progressi non ce ne siano proprio stati (anche daglialtri punti di vista, ad'ora, e' cambiato poco o nulla:osteoporosi, creatinemia,farmaci come retrovir o sustiva ancora in prima o secondascelta.Non solo:stanno uscendo fuori effetti collaterali dei nuovi come il tivicay)



flavioxx
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Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da flavioxx » mercoledì 8 marzo 2017, 20:36

Albertino, non creiamo allarmismi, ci sono già troppi post sulla lipodistrofia. Io cercavo una spalla di conforto, ma qui siete tutti giovani e belli e qualcuno se la tira anche coi farmaci :mrgreen:



rospino
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Filler per lipodistrofia

Messaggio da rospino » giovedì 9 marzo 2017, 8:10

Albertino1 ha scritto:Veramente l'ultimo numero di nadir onlus e'dediato in buona parte alla lipodistrofia indotta dagli ultimi come dai farmaci piu" vecchi.Sembra proprio che, da questo punto di vista, progressi non ce ne siano proprio stati (anche daglialtri punti di vista, ad'ora, e' cambiato poco o nulla:osteoporosi, creatinemia,farmaci come retrovir o sustiva ancora in prima o secondascelta.Non solo:stanno uscendo fuori effetti collaterali dei nuovi come il tivicay)
Secondo me hai letto un vecchio numero del magazine, visto che nell'ultimo di quel che dici non si fa menzione: http://www.nadironlus.org/?p=2474 Anche perché efavirenz (Sustiva) non è quasi più utilizzato come farmaco di prima o seconda linea.
La quasi totalità dei farmaci antiretrovirali non causa lipodistrofia.


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vasoverde
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Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da vasoverde » giovedì 9 marzo 2017, 16:42

Bravo Rospino



InnerAnimal85
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Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da InnerAnimal85 » giovedì 9 marzo 2017, 18:09

rospino ha scritto:
Albertino1 ha scritto:Veramente l'ultimo numero di nadir onlus e'dediato in buona parte alla lipodistrofia indotta dagli ultimi come dai farmaci piu" vecchi.Sembra proprio che, da questo punto di vista, progressi non ce ne siano proprio stati (anche daglialtri punti di vista, ad'ora, e' cambiato poco o nulla:osteoporosi, creatinemia,farmaci come retrovir o sustiva ancora in prima o secondascelta.Non solo:stanno uscendo fuori effetti collaterali dei nuovi come il tivicay)
Secondo me hai letto un vecchio numero del magazine, visto che nell'ultimo di quel che dici non si fa menzione: http://www.nadironlus.org/?p=2474 Anche perché efavirenz (Sustiva) non è quasi più utilizzato come farmaco di prima o seconda linea.
La quasi totalità dei farmaci antiretrovirali non causa lipodistrofia.


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A conferma di ciò le ultime linee guida del 23 novembre 2016 specificano:

"Il 23 ottobre 2015 la European Medicines Agency (EMA) ha aggiornato le raccomandazioni sul rischio di alterazioni del grasso corporeo con i farmaci antiretrovirali. In linea con le attuali evidenze, il warning riguardante la lipodistrofia è stato rimosso dai fogli illustrativi dei farmaci antiretrovirali. Attualmente, dunque, il rapporto fra lipodistrofia e farmaci è legato esclusivamente ad un prolungato uso pregresso di molecole ormai in disuso."



Albertino1

Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da Albertino1 » sabato 11 marzo 2017, 6:22

Voi avete letto il numero 77 del 9 marzo.Io quello appena precedente.Quindi nessun numero vecchio.Se avreste avuto almeno la curiosità normale di vedere il numero che era l'ultimo quando io ho scritto il post...Poi se volete che il numero appena precedente quello uscito l'altro ieri, scriva cose che riguardino i problemi neurologici metabolici, renali, ossei dell'AIDS che avevano i dinosauri del giurassico e non noi che viviamo nel primo trimdstre 2017, liberissimi di crederci.E di cullarvi nell'illusione



skydrake
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Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da skydrake » sabato 11 marzo 2017, 8:55

In effetti il numero precedente è abbastanza inquietante, perlomeno per chi prende inibitori dell'integrasi:
http://www.nadironlus.org/?p=2425

Riporto il titolo e il sottotitolo a p.14:

PRIMI PROBLEMI CON GLI
INIBITORI DELL'INTEGRASI?

"Dallo studio ACTG A5257 Raltegravir è stato associato a un maggiore aumento di grasso addominale dopo l'inizio della terapia hard rispetto agli inibitori della proteasi. È un problema di classe?"

Inoltre riporto la parte iniziale del trafiletto a p.15:

"L’accumulo di grasso ectopico (cioè non in sede sottocutanea), nella sua componente viscerale (Visceral Adipose Tissue - VAT), epicardica (Epi-
cardial -AEAT) o epatica (liver fat) è un fenomeno in progressione nelle persone che vivono con HIV. È l’espressione contemporanea della manifestazione clinica nota come lipodistrofia"



rospino
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Re: Filler per lipodistrofia

Messaggio da rospino » sabato 11 marzo 2017, 10:04

Albertino1 ha scritto:Voi avete letto il numero 77 del 9 marzo.Io quello appena precedente.Quindi nessun numero vecchio.Se avreste avuto almeno la curiosità normale di vedere il numero che era l'ultimo quando io ho scritto il post...Poi se volete che il numero appena precedente quello uscito l'altro ieri, scriva cose che riguardino i problemi neurologici metabolici, renali, ossei dell'AIDS che avevano i dinosauri del giurassico e non noi che viviamo nel primo trimdstre 2017, liberissimi di crederci.E di cullarvi nell'illusione
Beh ma non è certo una novità: solo che gran parte dei problemi causati da HIV sono strettamente correlati alla replicazione virale e al danno immunitario che il virus può fare. Questa non è una novità ma fare terrorismo psicologico scrivendo cose non esatte e che probabilmente non si è in grado di capire fino in fondo, è sbagliato.

Infatti, si riporta, a pagina 6 del numero tanto incriminato: "È innegabile l’efficacia viro-immunologica delle moderne terapie antiretrovirali, che consentono, oggi come oggi, di poter affermare che, laddove esse siano disponibili e assunte con continuità, si sia in presenza di una sostanziale paragonabilità dell’aspettativa di vita delle persone con HIV/AIDS con quelle non infette.
Tuttavia, l’insorgenza di comorbosità più o meno collegate al fenomeno dell’invecchiamento della persona, così come la gestione della tollerabilità delle stesse terapie, sono problematiche all’ordine del giorno e tutt’ora irrisolte della gestione complessiva dei pazienti stessi.
In sostanza, al fine di garantire il benessere a lungo termine delle persone con HIV, nonché la loro qualità di vita, “andare oltre” la sola “non rilevabilità” del virus nel sangue, a favore di un più complessivo approccio di salute che guardi anche ad aspetti connessi alle criticità cardio-vascolari, ossee, renali, neurocognitive, psicologiche, sessuali e tumorali dovute alla presenza del virus stesso nonché al fenomeno dell’aging, è la vera sfida odierna della gestione - clinica e non - della patologia
."

Mi sembra che da qui ad affermare quel che hai scritto nel tuo precedente post (assolutamente generalizzato) ce ne passa: è un po' come passare dal risotto alla m.er.da (per dirla alla Littizzetto).



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