La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
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rosso80
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da rosso80 » giovedì 4 maggio 2017, 12:52
Raziel ha scritto:
rosso80 ha scritto:A me pure per fare i vaccini per l'epatite A/B mi hanno fatto domande simili, cioè se avevo altre patologie e se prendevo farmaci.
A loro lo dissi. Ricevetti anche una ramanzina per essermela presa....
In che modo te la prendesti?
Male. Oggi risponderei. Allora non le ho nemmeno risposto.
In pratica lei mi dice: "eppure nel 2017 non si dovrebbe più prendere l'HIV. Dovevi stare attento".
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thunder82
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da thunder82 » giovedì 4 maggio 2017, 13:10
rosso80 ha scritto:Raziel ha scritto:
rosso80 ha scritto:A me pure per fare i vaccini per l'epatite A/B mi hanno fatto domande simili, cioè se avevo altre patologie e se prendevo farmaci.
A loro lo dissi. Ricevetti anche una ramanzina per essermela presa....
In che modo te la prendesti?
Male. Oggi risponderei. Allora non le ho nemmeno risposto.
In pratica lei mi dice: "eppure nel 2017 non si dovrebbe più prendere l'HIV. Dovevi stare attento".
Mi sale l'isis
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Ghebby
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da Ghebby » sabato 27 maggio 2017, 2:26
Grazie a tutti per le risposte

u
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Vincere
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da Vincere » domenica 28 maggio 2017, 17:30
Quando si viene ricoverati va dichiarato sempre lo stato di sieropositività ai fini della tutela della propria salute in primis (possibili interferenze con i farmaci ospedalieri) secondariamente per la salute altrui ( secondariamente perché la tua viremia è nulla).Purtroppo le assicurazioni possono rifiutarsi di assistere hiv+ , per varie ragioni, tra cui un retaggio ideologico ma anche oggettivo qualora tu per tua scelta decidessi di autosospenderti la terapia e di farla finita in sostanza e permettere rimborsi ed devoluzione di capitale in favore di amico o parenti.
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celafaremo
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da celafaremo » lunedì 29 maggio 2017, 7:53
ciao a tutti, reduce da un intervento fatto presso un ospedale pubblico. mi ha indirizzato l'infetti e da subito dichiarata la mia condizione. nessun problema, nessuna discriminazione, fatto salvo che sono stato messo in lista per ultimo, così da disinfettare la sala operatoria.
dimenticavo ospedale pubblico di città siciliana.
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rosso80
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da rosso80 » lunedì 29 maggio 2017, 8:20
celafaremo ha scritto:ciao a tutti, reduce da un intervento fatto presso un ospedale pubblico. mi ha indirizzato l'infetti e da subito dichiarata la mia condizione. nessun problema, nessuna discriminazione, fatto salvo che sono stato messo in lista per ultimo, così da disinfettare la sala operatoria.
dimenticavo ospedale pubblico di città siciliana.
In effetti, come ho scritto sopra, io così farei. Chiederei all'infettivologo consigli su chi rivolgermi. Tra medici ci si conosce.
In questo modo si evitano sgraditi dinieghi da parte di medici poco aggiornati sulla nostra patologia.
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caldosole2
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da caldosole2 » lunedì 29 maggio 2017, 9:03
Ciao ghebby alla fine cosa hai deciso di fare??
Leggendo le vostre risposte mi viene in mente una cosiderazione ovvero se un medico inf ecc si taglia o schizzo di sangue non deve fare una cura preventiva a prescindere dallo stato sierologico di un paziente? Nel senso se il personale medico decide di non eseguire una determinata cura di profilassi solo perche pensa che il pz sia negativo la colpa e' sua mica di chi ha detto di non essere positivo?
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celafaremo
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da celafaremo » lunedì 29 maggio 2017, 10:08
e sinceramente, a parte un'infermiera che ha indossato due paia di guanti per togliermi la flebo, quindi senza nemmeno dover maneggiare l'ago, nessuno ha assunto comportamenti anomali a partire dal chirurgo a nessuno del personale . per fortuna c'è gente in gamba negli ospedali.
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Vincere
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da Vincere » lunedì 29 maggio 2017, 11:38
Onestamente non mi tocca vedere che mettono due paia di guanti e occhiali protettivi per togliermi la flebo visto che ho l'AIDS, per la loro sicurezza.
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skydrake
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da skydrake » lunedì 29 maggio 2017, 17:07
celafaremo ha scritto:e sinceramente, a parte un'infermiera che ha indossato due paia di guanti per togliermi la flebo, quindi senza nemmeno dover maneggiare l'ago, nessuno ha assunto comportamenti anomali a partire dal chirurgo a nessuno del personale . per fortuna c'è gente in gamba negli ospedali.
Guarda che essere messi per ultimi nella giornata, per disinfettare tutto dopo, è una procedura discutibile, in quanto implica tacitamente che alla fine delle operazioni precedenti non si è provveduto alla disinfettazione completa.
Sicché, se devono fare una disinfettazione più accurata con un paziente con l'HIV, a maggior ragione la loro modalità di disinfettazione standard non è sufficiente a fermare virus ben più resistenti come l'HCV (in Calabria quasi il 20% dei pazienti over 70enni ha l'HCV e quasi mai lo sa) e tu ti becchi le malattie di tutti quelli operati prima di te in quella giornata.