La mia collega ricchissima, quasi sessantenne, la quint'essenza dello snob, quattro quarti di nobiltà (cioè i due nonni e le due nonne sono tutti nobili) con nome+cognome+titoli di circa centotrenta caratteri (ho dovuto modificare il programma per le etichette delle buste per farcelo stare), è stata schiaffata da noi solo perchè il marito (anche lui nobile), probabilmente non la sopportava a palazzo tutto il giorno. Non ti dico i sui titoli nobiliari per questioni di privacy, ma qualcuno lo avrai letto nei libri di storia. I miei colleghi non la sopportano perchè non fa altro che parlare in sua presenza delle sue conoscenze e delle "immani" difficoltà a stare dietro alla sua villa in sardegna, o il suo palazzo a Roma, o del suo castello nell'entroterra.
Non raggiunge la bruttezza e la ricchezza della duchessa d'Alba, ma a Roma frequenta i medesimi salotti:
Se hai lo stomaco di farti avanti.....
Io ho la sfortuna di avere un comodo divano nel mio ufficio. Solitamente si piazza da me i pomeriggi (tanto non ha nulla da fare), a parlare (di nobiltà, uomini di potere che conosce e corna, le sue tre passioni). Io di solito mi rintano dietro il mio monitor da 22 pollici mentre le parla parla parla. Ma una cosa ho prestato attenzione: alla descrizione della refurtiva. Alto antiquariato per quasi duecentomila di euro (alcuni valutati da Sotheby's quindi catalogati e invendibili se non in mercatini a un 50imo del loro prezzo reale). Passerò la lista di tutti i mobiletti rubati a mia madre, dicendo di fare attenzione nei mercatini di natale della zona.....