*Letture per il weekend*

[Gabriel81]

Mamma Dora quanta roba interessante!! Ma grazieeee

[Dora]

• 7 luglio 2017
  
  Per completare la presentazione a ICAR di Guido Poli, ancora qualcosa sui macrofagi:

Sull'ultimo numero di Pathogens and Immunity, HIV Infection of Macrophages: Implications for Pathogenesis and Cure - lo scorso gennaio, alcuni fra i maggiori esperti di macrofagi, di virologia e di immunologia di HIV/SIV si sono incontrati a Cambridge, Massachusetts, per discutere del ruolo dei macrofagi come reservoir di HIV e delle implicazioni che questo reservoir può avere nella patogenesi e nella cura dell'infezione. L'articolo pubblicato è il report di quel seminario.

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Su JIAS, il Journal of International AIDS Society, Chris Beyrer, l'ex presidente della IAS, Linda-Gail Bekker, il nuovo presidente, e molti altri colleghi pubblicano The Science of Durban, AIDS 2016 - è un resoconto di quanto è stato portato a Durban l'anno scorso, ad AIDS 2016, relativamente a studi su ricerca di base, traslazionale e clinica, sui progressi nella prevenzione, nelle politiche, nella difesa dei diritti.

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L'articolo esce molto a proposito, poiché fra pochi giorni inizieremo a parlare di IAS 2017, il congresso che si alterna ad AIDS e che quest'anno, fra un paio di settimane, si terrà a Parigi. Riprendere le fila di quanto accaduto l'anno scorso ci permetterà di valutare meglio quello che vedremo quest'anno. Il thread in cui abbiamo seguito il congresso l'anno scorso è [AIDS 2016] Durban, 18-22 luglio, e il post dedicato alla Strategia Scientifica Globale 2016 Verso una Cura dell'Infezione da HIV dell'International AIDS Society sarà utile per confrontare quanto emergerà dallo IAS HIV Cure & Cancer Forum, che si terrà subito prima dell'inizio ufficiale del convegno.

L'altro giorno, mi è capitato di leggere sullo Smithsonian Magazine un articolo che commemorava il 36° anniversario dell'inizio dell'epidemia sancito dalla pubblicazione su Morbidity and Mortality Weekly Report del report sui misteriosi casi di Pneumocystis Pneumonia fra giovani gay - This Was the First Major News Article on HIV/AIDS. L'articolo non diceva nulla di non risaputo, ma lamentava il fatto che lo stigma che fin dall'inizio ha accompagnato l'infezione sia ancora ben vivo oggi, 36 anni dopo e, nel farlo, linkava una review uscita su AIDS nel 2008, che non conoscevo e che mi pare interessante leggere, in funzione di quanto il problema dello stigma sarà presente - più o meno sottotraccia - nelle relazioni di AIDS 2017: Stigma in the HIV/AIDS epidemic: A review of the literature and recommendations for the way forward. Come ricordava Mark King su Queerty tre giorni fa, Trump’s blood obsession is nothing new to people with HIV e questo con lo stigma ha davvero tanto a che vedere.

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L'American Council on Science and Health è una associazione non-profit che dal 1978 si preoccupa di tutelare il consumatore americano. Fa un po' quello che fa il Codacons da noi, solo che, invece che sostenere ogni baggianata pseudoscientifica di cui l'avvocato Rienzi s'invaghisce (e l'avvocato Rienzi deve essere uomo che s'invaghisce spesso), l'American Council on Science and Health promuove la scienza e contrasta le pseudoscienze. Ha appena pubblicato The Little Black Book of Junk Science, un librino delizioso in cui molte (non tutte, perché sono così tante che nessun librino potrebbe mai esaurirle) delle credenze pseudoscientifiche sono elencate dalla A di Absolute Risk alla Y di Yucca Mountain. È molto centrato sulla fuffa che va per la maggiore negli Stati Uniti, se qualcuno facesse un analogo libriccino nero in Italia potrebbe lasciar fuori alcune voci e aggiungerne tante altre, ma nel complesso mi pare godibile anche dai lettori italiani.

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Buona lettura e buon weekend!

[Dora]

• 14 luglio 2017
  
  Non ho visto in settimana nessun articolo che mi ispirasse per le letture. Quindi, per non lasciarvi tristi ad annoiarvi sotto il sole, ho pensato di proporre un paio di articoli semplici e divulgativi sul ruolo che l'AZT ebbe fra metà anni '80 e metà '90 del secolo scorso. Non hanno nessuna pretesa accademica, solo raccontano che disastro erano quegli anni e che raggio di speranza sia stato quel costosissimo farmaco, pur con tutti gli effetti collaterali che si portava dietro e con un'efficacia così limitata da poter regalare, se andava proprio bene, in media un anno di vita. Ma allora non ci si poteva permettere di essere choosy come qualche ingenuotto, che si è bevuto la propaganda negazionista senza manco accorgersene e viene a divulgare le sue verità qui nel forum di questi tempi. Un anno di vita aveva il suo immenso valore.

Michael Byrne su Vice, un paio d'anni fa: A Brief History of AZT, HIV's First 'Ray of Hope'.

Alice Park su Time, un paio di mesi fa: The Story Behind the First AIDS Drug.

Suggerisco anche, per vedere da dove vengono le menzogne che ci sono state propinate in questi giorni da un utente, di leggere i seguenti miti inventati dai negazionisti e smascherati in AIDStruth.com:

• - Myth #7: AZT causes AIDS
  - Myth #8: Although antiretrovirals work now, AZT when used as a monotherapy in the late 1980s and early 1990s killed more people than it helped
  - Myth #9: The Concorde trial showed that AZT causes AIDS, or at least that AZT’s risks outweigh its benefits
  - Myth #10: Antiretrovirals have not been tested in clinical trials
  - Myth #16: AZT does not triphosphorylate and therefore cannot work
  
  - e anche il capitolo AZT and AIDS nella pagina dedicata agli "articles" in AIDStruth.org.

Un paio di letture più tecniche, per chi riesce ad avere accesso al full text degli articoli:

• - New England Journal of Medicine, 1987: The efficacy of azidothymidine (AZT) in the treatment of patients with AIDS and AIDS-related complex. A double-blind, placebo-controlled trial;
  - Annals of Internal Medicine, 1990: The Safety and Efficacy of Zidovudine (AZT) in the Treatment of Subjects with Mildly Symptomatic Human Immunodeficiency Virus Type 1 (HIV) Infection: A Double-Blind, Placebo-Controlled Trial.

• https://www.youtube.com/watch?v=1so7D5twHSE

Buona lettura e buon weekend!

[Gabriel81]

Grazie Dora! E come si dice...Touchè

[Dora]

Grazie Dora! E come si dice...Touchè

Ehh ... mi sono accorta che davamo dell'ignorante a un utente senza però offrirgli la possibilità di riempire quell'abisso pieno di scemenze che abita la sua mente con qualcosa di più che la nostra parola. Insomma, non mi va di fare il maschio alfa alla Sgarbi/Burioni che insulta le capre/gli asini.

Ci sarebbe un articolo da aggiungere, che spiega inequivocabilmente chi porta la responsabilità delle bugie negazioniste sull'AZT. Ma non voglio linkarlo per non dare pubblicità a quella disgraziata della sua autrice - la giornalista Celia Farber, il paradigma dei praise singers di cui parla Nicoli Nattrass. Lo fornisco in privato a chi lo desidera.

[Gabriel81]

Se puoi mandarmi il link in privato lo leggo volentieri

Grazie e buon we!

[tedina]

Molto interessante!
Potrei avere il link anch'io, per favore?
Grazie.

[Dora]

• 21 luglio 2017
  
  È uscito il Pipeline Report 2017, l'attesa analisi annuale preparata da TAG su "Drugs, Diagnostics, Vaccines, Preventive Technologies, Research Toward a Cure, and Immune-Based and Gene Therapies in Development". Due i suggerimenti per questo fine settimana:

The Antiretroviral Pipeline report compilato da Tim Horn, con gli antiretrovirali, le co-formulazioni e i farmaci biologici in sviluppo, quelli approvati nell'ultimo anno, la tabella dei prezzi negli Stati Uniti, i risultati dei trial di fase II e le sempre molto ragionevoli raccomandazioni di TAG.

Research Toward a Cure and Immune-Based Therapies scritto da Richard Jefferys, con molte considerazioni sui trial in corso e su ricerche di base importanti di cui abbiamo parlato nell'ultimo anno (mettere i link è impossibile, perché per ogni ricerca di cui parla Richard c'è almeno un post, se non interi thread - chi vuole, cerchi nella sezione Verso una Cura).
Un segno di intelligenza è la capacità di cambiare idea. Richard a mio parere dà un segnale di grande intelligenza cambiando idea sulle ricerche di Andrea Savarino, che in passato contestò anche con una certa animosità. Infatti, dopo aver scritto che

[...] Focus is instead shifting to the role of proliferation of CD4 T cells containing latent HIV in maintaining viral reservoirs in the face of treatment; a growing body of evidence suggests that this phenomenon may be of central importance.17 Proliferation is part of the normal life and times of CD4 T cells, and can be driven by nonspecific signaling from immune system proteins (such as cytokines and chemokines) or by a specific response to an antigen recognized by the CD4 T cell (such as an influenza protein). Recent studies have demonstrated that CD4 T cells latently infected by HIV generate daughter cells containing a copy of the same virus when they proliferate, thereby expanding the number of cells harboring latent HIV.18 Although many HIV copies are defective,19 it is now well documented that proliferation of latently infected CD4 T cells can also increase the number of replication-competent viruses.20,21,22 These findings have spurred interest in studying the potential of anti-proliferative interventions to reduce or limit the HIV reservoir—an example of how basic science research can generate leads to translate into therapeutic trials. [...]

Ammette:

An ongoing trial in Brazil is testing a combination of interventions that includes the gold-based anti- proliferative drug auranofin. The laboratory of Andrea Savarino pioneered the study of auranofin in the SIV/macaque model, reporting that it contributed to control of SIV replication after an ART interruption.41 This research now seems prescient given the new appreciation of the role of CD4 T cell proliferation in sustaining the HIV reservoir. The regimens administered in the macaque study were complex, as is the case in the clinical trial, which involves ART intensification with maraviroc and/or dolutegravir, a dendritic-cell-based therapeutic HIV vaccine, nicotinamide (an HDAC inhibitor), and auranofin. The effects on various measures of HIV persistence will be assessed. The principal investigator is Ricardo Sobhie Diaz of the Federal University of São Paulo.

Bravo Richard - it's very much appreciated.
Del lavoro di Savarino ho scritto per anni, quindi vi rimando solo all'ultimo thread: [II] A. SAVARINO: dai macachi ai trial clinici sugli uomini.

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In procinto di iniziare il congresso di Parigi, la International AIDS Society pubblica il suo ANNUAL REPORT JULY 2016-2017 - attività, bilanci, etc. della associazione che sta coordinando una gran parte della ricerca sulla cura.

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Ieri è stato pubblicato il 13° report annuale del Resource Tracking for HIV Prevention R&D Working Group (RTWG) sugli investimenti in ricerca e sviluppo nel campo della prevenzione di HIV: l'anno scorso gli investimenti sono stati i più bassi in più di un decennio, diminuendo del 3% rispetto al 2015 e scendendo a 1,17 miliardi di dollari. "The US continued to be the major funder of HIV prevention research. In fact, 88 cents of every dollar spent on HIV prevention R&D in 2016, came from just two donors: the US public sector and the Bill & Melinda Gates Foundation. In contrast, European public sector funding fell by US$10 million from 2015, and at US$59 million, accounted for just six percent of all public sector investment. This is the lowest European funding recorded in the last decade and marks a 52 percent decrease from the peak funding (US$124 million) in 2009. In addition, the number of philanthropic donors fell sharply from a total of 27 in 2015 to just 12 in 2016" - scrive l'RTWG in un comunicato stampa in cui si appella a tutti i Paesi, soprattutto a quelli europei, perché diano di più.
Questo il report: HIV Prevention Research & Development Investments, 2000–2016: Investment priorities to fund innovation in a challenging global health landscape.

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L'RTWG pubblica insieme anche un report sugli investimenti nella ricerca di una cura, che invece mostrano una tendenza continuamente positiva fra 2012 e 2016: 88,1 - 104,7 - 160,8 - 201,8 - 268,0 milioni di dollari. Basta un semplice grafico per vedere quanto impegno abbia messo l'Italia negli ultimi anni in questo campo - Global Investment in HIV Cure Research and Development in 2016: Funding for a cure remains a priority.

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Physical properties of the HIV-1 capsid from all-atom molecular dynamics simulations è un articolo pubblicato l'altro ieri in open access su Nature Communications da due ricercatori del Dipartimento di Fisica della University of Illinois at Urbana-Champaign: Juan Perilla e Klaus Schulten (morto prima di vedere il lavoro pubblicato). Hanno lavorato con un supercomputer su 64 milioni di atomi e sono riusciti a simulare 1,2 microsecondi della vita del capside di HIV, arrivando a intuire come il virus "percepisca" l'ambiente in cui si trova, risponda all'ambiente, lo modifichi e completi il proprio ciclo vitale in base a queste interazioni. Il capside, che contiene il materiale genetico di HIV, lo protegge dalle difese dell'ospite e lo trasporta all'interno delle cellule fino al nucleo, è formato da centinaia di proteine identiche assemblate a costituire una struttura estremamente complessa.
Anche l'articolo di Perilla e Schulten è estremamente complesso, ma un comunicato stampa aiuta a orientarsi: A cure for HIV takes a step closer after supercomputers reveal how the virus moves.
Un video postato da Perilla mostra la bellezza di questa simulazione:

• https://www.youtube.com/watch?v=gxywFmRl-4Y

Buona lettura e buon weekend!

[miki]

Grazie Dora buon weekend anche a te!

[Gabriel81]

Ma che figata la pipeline! Il video è un po' psichedelico ahahhaha
Dorà ma come mai la doravirina la stanno coformulando con il tdf invece che con il nuovo taf? Ragioni di costi perché usano il generico?

Grazie e buon we!!