Il titolo viene alla fine.
Ieri, sfogliando
le slides della presentazione che Ruggiero terrà venerdì a quell'orgia di ciarlataneria e fanatismo che è AutismOne, fra il molto materiale che ricicla da conferenze passate, ho notato qualche piccola gemma che penso meriti di essere ricordata qui.
Anzitutto, l'uso della parola
seminal che, se può essere un doveroso omaggio quando usata per descrivere i lavori di altri, diventa un sintomo di personalità patologica quando riferita a sé stessi e ai propri lavori. Quel termine così rivelatore Ruggiero l'ha
già usato per definire l'articolo che ha pubblicato su
Frontiers in Human Neuroscience insieme a sua moglie e al defunto Bradstreet e che è al centro della sua relazione a AutismOne, ma ora lo utilizza anche per parlare dell'articolo di Duesberg et al uscito sull'
Italian Journal of Amateur Embryology, cui il nome di Ruggiero fu
aggiunto dopo che l'articolo era stato ritrattato da Medical Hypoteses e che segna l'inizio della fine della carriera accademica di Ruggiero stesso.
Che poi quella spazzatura negazionista sia ciò che dà a Ruggiero la possibilità di vantarsi di avere esperienza nelle immunodeficienze, nell'HIV e nell'AIDS, è solo una conferma della sua scarsa confidenza con la materia.
L'altra piccola cosa che ho notato in queste slides rimasticate è la dichiarazione di conflitto d'interesse. Qui pare infatti che Ruggiero abbia capito
quanto ridicolo sia stato dichiarare debiti intellettuali nei confronti del
De Rerum Natura e della
Rerum Novarum
così torna a darsi un'aria da rispettabile scienziato:
Troppo tardi, ahimé!
Il giochetto dei riferimenti filosofico-letterari per alludere alla
naturalità del Rerum gli è sfuggito di mano e in questi giorni si assiste a un fiorire di post in cui, per pubblicizzare le virtù dell'intruglio come supporto al sistema immunitario, i blogger più diversi liberano la fantasia.
Ma questo li porta - ineluttabilmente - ad esaltare il lato magico, esoterico, totalmente anti-scientifico del Rerum.
Ecco così che
uno evoca il
De Sensu Rerum et Magia di Tommaso Campanella, facendolo opportunamente precedere da un simbolo - quello dell'Ouroboros - che più esoterico non potrebbe essere:
Un altro
ha l'ardire di collegare il mix di condroitina e vitamina D ruggieriano addirittura alla
Signatura Rerum del mistico tedesco Jacob Boehme
Un altro, ancora, che forse si è visto la
fantasticheria di Ruggiero sull'immortalità, non trova di meglio che
collegare Rerum e yoghurt magico alla nostra lotta contro l'inesorabile scorrere del tempo e lo fa evocando il
Tempus Edax Rerum - l'orrido Tempo che Tutto Divora che terrorizzava Ovidio nelle
Metamorfosi.
Non mi resta dunque che adeguarmi alla tendenza dei propagandisti del Rerum e rubare per il titolo di questo post una frase al
De mirabilibus mundi, attribuito dalla tradizione ad Alberto Magno, ma in realtà di autore ignoto:
OPUS SAPIENTIS EST FACERE CESSARE MIRABILIA RERUM
che potremmo liberamente tradurre con
Compito del saggio è mettere fine alla magia del Rerum
Quanto ironica può essere a volte la vita.