[SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » mercoledì 20 giugno 2012, 3:20

stealthy ha scritto:Ho quotato quest'ultima parte dell'intervista perché ritengo che il suo messaggio sia molto chiaro. Promuove il caso di Timothy e allo stesso tempo spingere i vari centri a creare dei database specifici affinché si possano trovare dei donatori con la delezione CCR-5.
Bravo dott. Hütter!
Sì, anche per me questa è la parte bella dell'intervista.
Invece, questa è quella più inquietante:
Hütter ha scritto:They have made, here in the U.S., a trial for patients where they specifically look for CCR5-deleted cells, and for a few patients with leukemia and so on. It's an NIH [U.S. National Institutes of Health] trial. And all of [the people involved in] this study hadn't made contact with me. I found out about it from their presentation at CROI that they started it. (*)
(*)
Dora ha scritto:Quella segnalata da Mellors nella slide seguente è, a mio giudizio, una notizia molto importante: si sta cercando il “secondo paziente tedesco” e lo si fa in modo sistematico, non più come caso fortuito dovuto alla genialità di Hütter, ma attraverso un trial clinico strutturato. I particolari della sperimentazione li riferisco dopo la diapositiva.

Immagine

Il trial di fase II Allogeneic Transplant in HIV Patients (BMT CTN 0903) – N. NCT01410344 è stato approvato l’autunno scorso e sta reclutando partecipanti.

Si tratta di una sperimentazione clinica sponsorizzata dal National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI), in collaborazione con il National Cancer Institute e il Blood and Marrow Transplant Clinical Trials Network.

Lo studio è diretto da Joseph Alvarnas, City of Hope National Medical Center, e da Richard Ambinder, Johns Hopkins Medical Institutions.

L’obiettivo è di dimostrare la realizzabilità e la sicurezza di un un trapianto di staminali ematopoietiche in pazienti con HIV e con concomitanti tumori ematologici sensibili alla chemioterapia. In particolare, il trial si concentrerà sulla assenza di mortalità per recidiva del cancro a 100 giorni dal trapianto, quale indicatore della sicurezza del trapianto in questo tipo di popolazione. Parallelamente, si faranno dei test per analizzare l’incidenza di complicanze infettive, l’evoluzione dell’infezione da HIV e la ricostituzione immunitaria. Ove possibile (e qualora questo si possa fare senza rischiare di compromettere o la qualità del donatore o l'obbligo di rispettare i tempi necessari per il trapianto), si cercherà di trovare dei donatori che siano omozigoti per la mutazione Delta32 del CCR5.

Le condizioni: leucemia, linfoma, HIV.

I tipi di interventi terapeutici:
  • • Farmaci: Fludarabina e Busulfano (Flu/Bu)
    • Farmaci: Fludarabina e Melphalan (Flu/Mel)
    • Farmaci: Busulfano e Fludarabina (Bu/Flu)
    • Farmaci: Cyclophosphamide e Total Body Irradiation (Cy/TBI)
    • Farmaco: Fludarabina
    • Farmaci: Busulfano, Fludarabina, Cyclophosphamide
Da http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 147#p15147

La pagina di ClinicalTrials.gov relativa a questa sperimentazione, che attualmente sta già reclutando partecipanti in diversi dei siti previsti, è stata aggiornata proprio all'inizio di questo mese. Fra l'altro, sono stati meglio definiti (se non ricordo male la pagina dei tempi del CROI), gli OBIETTIVI SECONDARI; in particolare (e con questo forse si dà risposta a uno degli auspici avanzati da Leon qualche giorno fa):

  • - Immunologic Reconstitution [ Time Frame: 8 Weeks; 6, 12 and 24 Months ] [ Designated as safety issue: Yes ]
    This will be measured in all patients at 8 weeks, 6 months, 12 months and 24 months post-transplant. Tests to be performed on peripheral blood at those time points include CD2, CD3, CD4, CD8, CD19, CD3+/CD25+, CD45 RA/RO, CD56+/CD3-, and quantitative immunoglobulins (IgM, IgG and IgA).

    - Impact of Therapy on the HIV Reservoir [ Time Frame: Day 100, 6 Months, 12 Months, and 24 Months ] [ Designated as safety issue: Yes ]
    HIV-1 RNA in plasma will be measured by standard real-time RT-PCR (detection limit 40 copies/ml) and by the investigational single copy assay (SCA, detection limit 0.38 copy/ml). HIV-1 DNA in peripheral blood mononuclear cells (PBMCs) and other cells will be quantified using the same primers and probes used for SCA but without a reverse transcription step. HIV-1 RNA levels will be measured in plasma prior to the initiation of ablative chemotherapy, and at Day +100, 1 and 2 years post-transplant.

    - Hematologic Function [ Time Frame: Day 100, 6 months ] [ Designated as safety issue: Yes ]
    Hematologic function will be defined by ANC greater than 1500, Hemoglobin greater than 10g/dL without transfusion support, and platelets greater than 100,000 and measured at Day 100 and 6 months. Use of growth factors will be noted.



nordsud
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da nordsud » mercoledì 20 giugno 2012, 7:26

Per certi versi questa storia del trapianto per sconfiggere l'infezione mi inquieta ( dando per scontato che possa diventare clinicamente di "routine"), ma nello stesso tempo è servita, e serve, per la demolizione del dogma della non eradicabilità dell'infezione ( i recenti test che contano gli atomi del virus mi fanno poca impressione ), obbligando la comunità scientifica a cambiare l'atteggiamento di rassegnazione che dominava indisturbato, spingendoli a "muovere le chiappe tutti insieme in maniera coordinata e proficua " ( Le gelosie ci saranno sempre però... la voglia di primeggiare vanificherà e rallenterà il progresso ).



Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » venerdì 13 luglio 2012, 6:32

Il 20 giugno scorso si è tenuto a Washington un incontro dedicato alla ricerca di una cura - organizzato da amfAR - cui hanno partecipato sia Timothy Brown, sia Paula Cannon e Robert Siliciano (più vari altri scienziati).

Su Voice of America ne è uscito ieri un breve resoconto.
La Cannon dice sempre le solite cose; ma quello che mi ha colpito sono state le parole di Siliciano, che quando è scoppiato il casino-Lafeuillade se ne è rimasto sostanzialmente in silenzio e ora, in due battute, riporta tutta la faccenda a una dimensione razionale. Non ho potuto non notare il diverso spessore umano di Bob rispetto a Çaçaçaça.
  • Dr. Robert Siliciano of Johns Hopkins University says Timothy Brown has been tested repeatedly and there is no confirmed evidence of HIV in his system. Dr. Siliciano acknowledges that there is some controversy about the fact that a few tests suggest trace amounts of HIV in Brown's system. But the doctor notes the techniques being used can pick up a single molecule, so false positives are a strong possibility.

    "Also, there's the fact that Tim has been off treatment for five years and the virus has not started to replicate, so I think you're cured," Dr. Siliciano told Brown at the amfAR briefing, prompting Brown to laugh and offer his thanks.



cesar78
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da cesar78 » venerdì 13 luglio 2012, 19:06

Dora ha scritto:La Cannon dice sempre le solite cose
Ho visto tutto il video della presentazione del progetto della Cannon che avevi postato e si capisce quanto questa donna (con le palle) ami il paziente tedesco (oltre ovviamente ai suoi topi umanizzati).
Ma secondo te, la Cannon è una Ensoli versione americana, oppure sta realmente spingendo verso questo progetto?



Leon
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Leon » venerdì 13 luglio 2012, 21:31

Dora ha scritto:quello che mi ha colpito sono state le parole di Siliciano, che quando è scoppiato il casino-Lafeuillade se ne è rimasto sostanzialmente in silenzio e ora, in due battute, riporta tutta la faccenda a una dimensione razionale. Non ho potuto non notare il diverso spessore umano di Bob rispetto a Çaçaçaça.
Temo che sotto a questa brutta storia ci siano delle miserie che nemmeno osiamo immaginare.



Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » sabato 14 luglio 2012, 6:36

cesar78 ha scritto:
Dora ha scritto:La Cannon dice sempre le solite cose
Ho visto tutto il video della presentazione del progetto della Cannon che avevi postato e si capisce quanto questa donna (con le palle) ami il paziente tedesco (oltre ovviamente ai suoi topi umanizzati).
Ma secondo te, la Cannon è una Ensoli versione americana, oppure sta realmente spingendo verso questo progetto?
Ahhh! Mi prendi in giro, eh?! Accostare il nome di Santa Paula a quello della Pitonessa ... che sacrilegio ... :evil:

A parte gli scherzi, Cesar, e a parte la mia viscerale passione per lei, la Cannon è una ricercatrice di grande valore. Credo stia ancora affrontando una serie di problemi tecnici e se avessi a disposizione l'archivio del forum potrei semplicemente rimandarti a qualche link. Invece, dato che di rifare tutto il lavoro fatto negli anni passati ora non ne ho proprio la forza, ti prego di accontentarti di un paio di segnalazioni "a memoria": poco più di un anno fa, qualche mese dopo i suoi "trionfi" al CROI 2011, Cannon ha partecipato a un incontro della American Society of Gene and Cell Therapy (gli abstract sono ora disponibili qui - # 99 e 314) e in quel caso si è capito bene che c'era ancora qualcosa da mettere a punto prima di passare ai trapianti su esseri umani. E infatti tutti gli ultimi interventi a congressi importanti sono stati in sostanza riproposizioni di quanto detto al CROI 2011. Purtroppo il suo nome non compare nel programma di AIDS 2012, quindi evidentemente non ha novità di rilievo da comunicare. E, come fanno gli scienziati seri, se ne sta zitta.

Comunque sia, dietro a lei c'è Sangamo, che ha un enorme bisogno di dimostrare che le sue nucleasi a dita di zinco funzionano bene; quindi penso che la previsione che Cannon ha fatto di poter partire con la fase clinica nel 2014 sia coerente con le ultime dichiarazioni del suo finanziatore principale, il presidente del CIRM Alan Trounson, che proprio l'altro giorno parlava di 6-7 anni per poter usare le staminali al di fuori delle sperimentazioni cliniche (se tutto va come deve: precisazione scontata).

A questo aggiungi che potrebbe esserci una reale novità nella modificazione delle staminali mediante distruzione del gene per il CCR5, perché è di un paio di settimane fa la notizia che una ricerca di Carlos Barbas, uno dei padri delle nucleasi a dita di zinco, potrebbe consentire di evitare l'uso di vettori per portare le ZFN a distruggere il gene (vedi da qui in poi). Se questo davvero funziona, potrebbe da un lato mettere una certa fretta a Sangamo e alla Cannon, dall'altro aprire nuove strade per trapianti autologhi meno pericolosi.



Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » sabato 14 luglio 2012, 6:45

Leon ha scritto:
Dora ha scritto:quello che mi ha colpito sono state le parole di Siliciano, che quando è scoppiato il casino-Lafeuillade se ne è rimasto sostanzialmente in silenzio e ora, in due battute, riporta tutta la faccenda a una dimensione razionale. Non ho potuto non notare il diverso spessore umano di Bob rispetto a Çaçaçaça.
Temo che sotto a questa brutta storia ci siano delle miserie che nemmeno osiamo immaginare.
Leon, dici che c'è sotto qualcosa di ancora peggio rispetto a quello che abbiamo ipotizzato per giorni un mese fa?!
Il sito di Çaçaçaça al momento pare ibernato (non so se hai visto che, dopo il lancio del workshop non-più-all'isola-dei-pirati che si terrà FRA UN ANNO E MEZZO, c'è stata solo l'ennesima sparata autopromozionale, sul fatto che le linee guida sono state aggiornate following the Key Opinion Leaders talks that were given during the last ISHEID, 23-25 May 2012. DA DELIRIO).



Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » domenica 22 luglio 2012, 22:01

L'abstract sul caso di Timothy Brown portato da Deeks, Hütter & co. ad AIDS 2012:

The cure of the 'Berlin patient': why did pre-existing X4-variants not emergence after allogeneic CCR5-Δ32 SCT?

J. Symons1, S. Deeks2, G. Hutter3, A. Wensing1, J. Martin2, P. van Ham1, L. Vandekerckhove4, M. Nijhuis1

1University Medical Center Utrecht, Department of Virology, Utrecht, Netherlands, 2University of California, Department of Medicine, San Francisco, United States, 3Heidelberg University, Institute of Transfusion Medicine and Immunology, Mannheim, Germany, 4Ghent University Hospital, Department of Internal Medicine, Infectious Diseases and Phychosomatic Medicine, Ghent, Belgium



Background: The “Berlin patient” is the first patient functionally cured of HIV. He received stem cell transplantation from a homozygote CCR5-Δ32 donor. The reconstituted CD4+ T-cell population should be susceptible to infection with CXCR4-using viruses. According to gp120-V3 deep sequencing analysis of plasma-derived variants present before transplantation, the patient harbored a minority (2.9%) of viruses predicted to be CXCR4-tropic (geno2phenocoreceptor FPR 10%). It remains puzzling why these variants failed to emerge post-transplant. We hypothesize that these CXCR4-predicted variants depend on CCR5 for replication.

Methods: Patient-derived viral constructs were generated by cloning V3-sequences of the CXCR4-predicted viruses (pX1-pX7) and the dominant CCR5-predicted strain (pR5) into HXB2-ΔV3. As controls V3-sequences of HXB2 (cHXB2; CXCR4-tropic) and BaL (cBaL; CCR5-tropic) were cloned. Co-receptor preference was investigated in U-373-MAGI-cells expressing CD4+CCR5+ or CD4+CXCR4+, PBMCs from healthy donors and patient-derived post-transplant CCR5-Δ32 PBMCs.

Results: Three pre-transplant CXCR4-predicted strains had an amino acid substitution in the V3 glycosylation-motif and one had a lysine at position 25, all associated with CXCR4-tropism. Five of the 7 viral clones were infectious. As expected cHXB2 infected CD4+CXCR4+-MAGI-cells and was inhibited by AMD-3100 (CXCR4-inhibitor) in donor PBMCs. Remarkably, the CXCR4-predicted viruses (FPR 2.7-9.3) depended on CCR5 for replication in MAGI-cells and were inhibited by maraviroc (CCR5-inhibitor) in donor PBMCs similar to pR5 and cBaL. As an ultimate proof it was shown that CXCR4-predicted strains could not replicate in the post-transplant derived CCR5-Δ32 PBMCs, whereas cHXB2 replication was observed.

Conclusions: The minority population of CXCR4-predicted viral strains which the patient harbored pre-transplant were fully dependent on CCR5 for replication in vitro. This could explain lack of rebound after treatment discontinuation. This provides a strong rationale for the further development of CCR5-targeted gene therapy and suggests that successful reconstitution of CCR5-depleted immune system may work, even if there is some evidence of CXCR4-predicted variants.



Dora
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Dora » domenica 22 luglio 2012, 22:25

Un altro abstract che aspettavo relativo ai trapianti è quello di Rossi, Zaia & co. È su un trapianto di staminali a un paziente HIV negativo con leucemia mieloide acuta, prelevate dal cordone ombelicale di un donatore CCR5-/-. Dopo che le staminali hanno attecchito e hanno dato origine al nuovo sistema immunitario al 99% CCR5 negativo, le PBMC sono state testate in vitro per vedere se erano resistenti all'HIV: lo erano sia nei confronti di un virus R5, sia nei confronti di un virus X4. Questo risultato pare sostenere l'ipotesi di Hütter e Deeks esposta nell'abstract del messaggio precedente.


Evidence of post transplant resistance in PBMC's to HIV1 in vitro from a CCR5-delta32 cord blood transplant recipient

Y. Bryson1, L. Petz2, B. Ank1, I. Redei3, R. Tonai2, D. Senitzer4, J. Rossi4, J. Zaia4, S. Forman4

1David Geffen School of Medicine at UCLA, Pediatric Infectious Diseases, Los Angeles, United States, 2StemCyte International Cord Blood Center, Covina, United States, 3The Midwestern Regional Medical Center, Zion, United States, 4City of Hope, Duarte, United States


Background: The report of an HIV+ patient who received a BMT from donor homozygous for CCR5-delta32 as treatment (Rx) for AML who is in remission and HIV free for 5 years, renewed interest in developing a cure for HIV. Cord blood stem cell transplants can provide a source of homozygous CCR5-delta32 units. While screening CBU for CCR5-delta32 units, a non-HIV infected subject received a homozygous unit as Rx for AML. Peripheral blood samples (PBMC's) from this recipient 4 months post-transplant (PT) showed 99% engraftment of donor cells. We tested the recipient's PBMC's for evidence of resistance to HIV in vitro compared to normal PBMC's, CCR5-delta32 heterozygous and homozygous CBU's.

Methods: PBMC's from normal adult control, transplant recipient, and CBUs were infected with HIV1 BAL and NL4-3 strains at MOI of .01 in vitro, and supernates measured for P24Ag at 3 and 7 days post. Results are expressed as % of virus control. Cells were assessed for viability and microchimerism.

Results: Figure 1: the CB transplant recipient's PBMC's showed no significant HIV replication in vitro with either lab strains of HIV1, BAL (CCR5tropic), and NL4-3 (CXCR4) compared to normal controls. The transplant recipient's cells in this sample were 99% CCR5-delta32 donor cells and viable. Likewise HIV replication of both lab strains were inhibited in the CCR5-delta32 cord blood cells compared to both the heterozygous and normal control cord cells with excellent viability (Figure 2).

Fig. 1

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Fig. 2

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Conclusions: These data show evidence of PT in vitro resistance to HIV 1 for both CCR5 and surprisingly CXCR4 lab strains in PBMC's (99% donor ) and similar to a CCR5-delta32 CBU. This assay may be useful is assessing HIV resistance in HIV infected subjects who receive homozygous CCR5-delta32 cells as part of RX for underlying disease.



Leon
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Re: [SUCCESSI] Il paziente tedesco II

Messaggio da Leon » lunedì 23 luglio 2012, 23:12

Per carità, due bellissimi studi, oltre che estremamente confortanti per chi ha un virus con tropismo dual pittosto che mixed, ma ai ricercatori tutti chiedo:
FINIRLA DI MAGNIFICARE *L'IDEA* DEL "TAGLIO" DEL CCR5 E PROVARE A *FARLO*, NO?



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