- 2 dicembre 2016
In occasione del World AIDS Day 2016 l'editore Elsevier e The Lancet hanno messo a disposizione di tutti una serie di articoli su HIV/AIDS selezionati da diverse riviste.È una miscellanea di cose diverse, anche per peso, ma forse qualcosa di interessante per ciascuno che si prenda la briga di scorrere l'elenco c'è - solo fino al 31 dicembre:



Non è un caso che il report si intitoli STUCK IN NEUTRAL, poiché vi si sostiene che la risposta globale al problema dell'AIDS degli ultimi anni sembra bloccata:
- - When it comes to global funding, resources available for the global fight against AIDS were essentially flat … for the fourth consecutive year.
- When it comes to preventing new infections, the number of people infected with HIV annually has remained stuck at 2.1 million … for the third consecutive year.
- When it comes to treatment, two million people gained access to life-saving medicines in 2015 … for the third consecutive year.
In questo caso, dunque, "no news is not good news".

HIV cases reach over 2 million for the first time in Europe, lancia l'allarme il comunicato stampa della WHO.
Il report, inoltre, stima che nei Paesi EU/EEA 122.000 persone abbiano l'infezione e non lo sappiano: significa che 1 IN 7 PEOPLE LIVING WITH HIV IN THE EU/EEA ARE NOT AWARE OF THEIR HIV STATUS.
Fate il test, fate il test, fate il test, fate il test, fate il test, fate il test, fate il test ....

Quindi, per l'Italia, vi suggerisco la lettura del messaggio che il prof Guido Poli ha lanciato per il I dicembre da Scienza in Rete: Buone e cattive notizie sull'AIDS.

Ma la parte principale del capitolo è dedicata a Spencer Cox, alle incredibili cose che quel ragazzino ventenne riuscì a fare quando si scoprì infettato dall'HIV a metà anni '80 e s'inventò scienziato per dialogare con gli scienziati e addirittura insegnare loro come fare scienza in modo migliore. E alla sua morte nel 2013, a quello che la sua morte può insegnarci oggi.
A me insegna quanto quanto quanto disperatamente abbiamo bisogno che si arrivi a una cura.

In frasi come
- Vi sto raccontando di me, perché credo nell’esposizione, non nei segreti. Per indole tendo a non nascondere quasi niente. Penso che raccontarsi protegga di più. Non nascondere nulla è il mio modo di proteggermi
c'è tutto il bisogno di verità dell'attivismo americano degli anni '80 e '90 del Novecento insieme al coraggio di un ragazzo di oggi, che riconosce come liberarsi dal segreto sia il modo più diretto e dirompente per non avere paura.
In frasi come
- Lo stigma sociale che accompagna il virus HIV è irrazionale, irriflesso e retrogrado
c'è quello contro cui tante persone con HIV combattono ogni giorno in silenzio. Lui ha deciso di parlare.
Bravo Jonathan. Non essere cresciuto nell'ovatta deve averti insegnato molto.
Dalle mie parti, uno così viene definito un Mensch.
Buona lettura e buon weekend!