skydrake ha scritto: ↑martedì 14 aprile 2020, 18:56E per fortuna sopra avevo scritto che è una fortuna per i sieropositivi averli (almeno era considerata una grande fortuna negli anni novanta e 2000).
Per le probabilità dovresti chiedere a un reumatologo con competenze in immunologia, però sia chiaro che la "spondiloartrite autoimmune" in sé non esiste, perché la spondiloartrite è una famiglia di patologie con più varianti, alcune invalidanti, altre non affatto; inoltre, parliamo di una predisposizione. Grossomodo, quelle invalidanti non hanno una probabilità alta. Tieni conto che del HLA-B39 ne è portatore circa il 50% della popolazione Saisiyat (a Taiwan).
Ad esempio, al di fuori dei sieropositivi, il sarcoma di Kaposi interessa quasi esclusivamente la popolazione anziana ebraica e sarda e come tale fu scoperto e classificato. Eppure rimane un tumore della pelle molto raro anche tra gli ebrei e i sardi...
Riguardo al HLA-B5701 e in generale l'HLA-B57, anche se anch'esso rende i CD8 più reattivi contro l'HIV, non pare aumentare significativamente la reattività verso le proprie stesse cellule quanto l'HLA-B39.
No, è molto raro averli entrambi.
Non ho i dati della popolazione italiana. Ho trovato invece i dati su l'HLA-B39 della Repubblica ceca, dove sono 1,4%, invece il HLA-B57 (di cui il 92% è HLA-B5701) è circa il 3.5% nella Francia sud-est e il 2% in Croazia.
Facendo i conti della serva, le probabilità di avere quella combinazione è molto, molto, molto grossomodo 1,4 % X 2 % = 0,28 %
Si, ma è una predisposizione, con probabilità non elevata per le manifestazioni invalidanti
L'ho scritto già.
L'HLA-B5701 è importantissimo farlo prima di prendere l'Abacavir (chi, come me o te prende questo antiretrovirale, va incontro a delle reazioni avverse molto gravi, una sorta di allergia violentissima).
Sia HLA-B57 che HLA-B39 sono predittive per l'andamento della infezione da HIV in assenza di antiretrovirali.
A dire il vero, rispondendo anche a Mogol, come esami predittivi quasi non si fanno: negli anni novanta erano esami molto avanzati (furono messi a punto per i trapianti), dopo più di 20 anni invece hanno perso di interesse. Negli anni 90 i farmaci antiretrovirali funzionavano poco e male (prima del 1995-1996, ovvero prima dei primi inibitori della proteasi, c'era solo l'AZT), e anche fino a metà del 2000 gli effetti collaterali erano molto pesanti. E si aspettava di far entrare in terapia antiretrovirale a 200-300 CD4. Fino a grossomodo il 2015 si aspettava invece che scendessero sotto i 500 CD4.
Ora invece gli antiretrovirali hanno pochissimi effetti collaterali (a parte qualcuno come l'Abacavir, che sarebbe del 1998) e si tende a prescriverli subito.
Quindi, a parte l'opzione di poter prescrivere o no l'Abacavir, che nella pratica ambulatoriale che differenza fa sapere che se il paziente non prende gli antiretrovirali tenderà avere una più lenta o più veloce progressione verso l'AIDS? Tanto il codice genetico dei pazienti non si cambia e gli antiretrovirali si prescrivono a prescindere....
Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.
Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.
Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.
Viremia ufficialmente non rilevabile dopo solo 30 giorni di terapia (conta fino a 20 copie).
Nel frattempo mi sono guadagnato 3 iniezioni di penicillina, pur avendo la rpr negativa:
Il tppa è salito prima da 1:80 a 640 e all’ultimo controllo a 1280. Sarà una riattivazione o reinfezione?
Nel frattempo mi sono guadagnato 3 iniezioni di penicillina, pur avendo la rpr negativa:
Il tppa è salito prima da 1:80 a 640 e all’ultimo controllo a 1280. Sarà una riattivazione o reinfezione?
Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.
Viste le premesse, che il tuo sistema immunitario sarebbe stato capace di azzerare la viremia in tempi ridotti no era una previsione così azzardata...chico92 ha scritto: ↑martedì 21 aprile 2020, 13:58Viremia ufficialmente non rilevabile dopo solo 30 giorni di terapia (conta fino a 20 copie).
Nel frattempo mi sono guadagnato 3 iniezioni di penicillina, pur avendo la rpr negativa:
Il tppa è salito prima da 1:80 a 640 e all’ultimo controllo a 1280. Sarà una riattivazione o reinfezione?
Di solito dopo un mese la viremia è scesa a sotto le 1000 copie, ma alla maggioranza degli utenti di questo forum la viremia era azzerata solo all'esame del terzo mese, e inoltre c'è una nutrita coda di utenti che l'ha vista azzerarsi solo dopo molti più mesi.
Invece sulla sifilide non mi azzardo a fare ipotesi, l'importante è farla sparire. Collezionare patogeni potenzialmente mortali non è un gran hobby...
Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.
Anche la tipizzazione, ottimi risultati:
CD4% 38
CD4 passati da 620 a 1026
CD8 970
ratio passata da 0,92 a 1,06
CD8/38RO% 0
CD8/38RO da 80 a 9
Non mi aspettavo dei miglioramenti così rapidi
CD4% 38
CD4 passati da 620 a 1026
CD8 970
ratio passata da 0,92 a 1,06
CD8/38RO% 0
CD8/38RO da 80 a 9
Non mi aspettavo dei miglioramenti così rapidi
