Dora scrive:
16 maggio 2016 alle 17:10
Io non voglio togliere nulla al bel lavoro fatto da Guido Silvestri e apprezzo molto che sia stata fatta chiarezza su un candidato vaccino che ha ricevuto una spropositata copertura mediatica. Però mi sono formata la convinzione che l'articolo del 2014 di Andrieu et al su "Frontiers in Immunology" fosse parte di un'operazione un po' strana, che in parte ho segnalato un anno e mezzo fa, ma che forse un giornalista un po’ più talebano della Rijtano avrebbe potuto intuire, bloccando sul nascere le solite amplificazioni "abbiamo un vaccino! abbiamo un vaccino!".
Dopo l'articolo del 2012 su "Cell Reports" che non si è filato nessuno, nel 2013 Andrieu ha partecipato a un congresso OMICS (sì, proprio quell'OMICS che da Group ha cambiato nome in International - New Name, Same Horrible Business, ammoniva l'altro giorno Jeffrey Beall -
https://scholarlyoa.com/2016/05/10/new- ... rnational/):
http://www.omicsgroup.com/conferences/virology-2013/
A questo congresso hanno partecipato anche José Esparza e Marc Van Regenmortel. E, sì, anche Barbara Ensoli. Il risultato di quel congresso è stata una review pubblicata sul "Journal of AIDS and Clinical Research", naturalmente una rivista OMICS e naturalmente non indicizzata da PubMed:
http://www.omicsonline.org/open-access/ ... ?aid=24396
In quella review si fantasticava sul mutamento di paradigma necessario per arrivare finalmente a un vaccino contro HIV e l’idea era che il vaccino Andrieu e l’anti-Tat di Barbara Ensoli fossero parte della magnifica rivoluzione in senso kuhniano.
Pochi mesi dopo escono su “Frontiers in Immunology” l’articolo di Andrieu di cui dirò fra poco e, nel numero seguente, una review scritta dalla famiglia Ensoli al completo, in cui non solo non si fa menzione degli interessi “commerciali e finanziari” che la famiglia ha nel vaccino anti-Tat attraverso Vaxxit, ma si racconta che nessuno dei candidati vaccini terapeutici esaminati ha raggiunto i fantastici risultati del vaccino anti-Tat nell'intensificare l'efficacia della ART per poter attaccare i reservoir e restaurare l'omeostasi immunitaria:
http://journal.frontiersin.org/article/ ... 00417/full
Veniamo ad Andrieu: i revisori del suo articolo sono gli stessi José Esparza e Marc Van Regenmortel che hanno vagheggiato il suo rivoluzionario mutamento di paradigma e, non contenti della review sul "Journal of AIDS and Clinical Research", scrivono per Frontiers un commento in cui cui magnificano il lavoro di Andrieu per essere così brillantemente “out-of-the-paradigm”, sollecitando finanziamenti per quest’opera di genio:
http://journal.frontiersin.org/article/ ... 00329/full
Peccato che nella revisione del paper si siano fatti sfuggire che i dati sugli esperimenti erano incompleti: è stato usato l'SIVmac239 inattivato per fare il vaccino e sono stati usati due diversi tipi di SIV per infettare le scimmie - l'SIVmac239 stesso e l'SIV B670. Ma i dati sull’SIV B670 magicamente spariscono e vengono riportati solo i risultati “impressionanti” delle scimmie contagiate con lo stesso virus con cui è stato creato il vaccino.
Poteva anche essere un peccato veniale, ma Silvestri ha rifatto la sperimentazione e le sue scimmie si sono infettate. Addio vaccino Andrieu.
Nel frattempo anche a Frontiers hanno comiciato a vagheggiare di paradigm changes richiesti nella ricerca di un vaccino contro HIV e hanno radunato un dream team pronto a fare la rivoluzione - Ensoli, Andrieu ...
http://www.frontiersin.org/books/Paradi ... search/736
Ma poi l'editore è finito tutto intero nella lista di Beall degli editori predoni, OMICS ha cambiato nome senza cambiare natura, Rosita ha vinto il Premio Tomassetti 2014 per il suo articolo sull'elisir da bere ... e io sento la mancanza di giornalisti che siano disposti a prendersi del talebano e a non prendere per elisir colato ogni articolo scientifico, specie se esce su riviste dal dubbio pedigree.