Prima di tutto il fatto di avere un’infettivologa pragmatica alla quale ti consiglio di dare ascolto, lo so che adesso ti sembra che sia poco attenta al tuo dramma, ma la verità è che lei ha visto decine e decine di casi come il tuo, e oramai sa che se segui la terapia il resto si aggiusta da solo
Quindi il fatto di avere un’assistenza psicologica, qualcuno con cui parlare per portare i tuoi timori nella giusta dimensione.
Non sei il primo, abbiamo fatto tutto lo stesso percorso, CD4 in più o in meno: nel disastro di un evento non voluto e radicale, è naturale che oggi tu sia preoccupato e magari anche incazzato, però...
Però ci vorrà del tempo, ci potrà volere anche tanto tempo, ma a un certo punto ti accorgerai del fatto che la tua vita in realtà non è cambiata davvero e che le tue gioie e i tuoi dolori ahimè nasceranno sempre dalla tua anima: a quel punto sarai di nuovo padrone di te stesso.
Mi raccomando, non lasciarti confondere, l’HIV è solo una delle tante <edit automatico> che pestiamo nella vita, nessuna delle quali -a dispetto della credenza popolare- porta soldi, sennò a quest’ora ti starei scrivendo da una spiaggia delle Antille

Un abbraccio