Col particolare che tu sei esattamente il caso opposto.Nothing ha scritto: ↑sabato 16 gennaio 2021, 12:43Ciao,ti dico solo che in reparto di infettivologia chiesi se potevo iniziare la terapia antiretrovirale,avrei firmato,quello che volevano.skydrake ha scritto: ↑mercoledì 13 gennaio 2021, 19:32No, uno che si sosteneva in realtà negativo (e che si lamentava di malasanità pubblica perché c'erano altre spiegazioni per la sua positività ai test che andavano indagate), che poi è andato in AIDSStefanxdrive ha scritto: ↑mercoledì 13 gennaio 2021, 14:12Scusa Sky in un intervento hai detto che due tempo fa aprirono un post con uno negativo ma andato in aids?
Confermi o ho capito male. ?
A questo, si aggiungono diversi che per molti mesi se non anni hanno sostenuto che in realtà erano negativi, ma poi si sono arresi all'evidenza degli esami e hanno iniziato ad assumere la terapia, senza finire in AIDS. Quest'ultimo è un fenomeno purtroppo abbastanza diffuso. Mi pare che fosse stato sul notiziario dell'ISS:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubb ... legato.pdf
che una volta pubblicarono un'inchiesta sulla delicatezza della comunicazione dell"evento avverso" e della necessità di mantenere il contatto del'assistenza sanitaria con i neodiagnosticati (avevano usato un temine inglese, tipo continuity care), perchè una percentuale non trascurabile di essi, alla comunicazione della diagnosi di sieropositità, "sparisce" (salvo riapparire dopo anni, in condizioni ben peggiori).
Mi dissero di no .
Io sono uno che non molla e persevera ( nelle possibilità di come sto ),sperodi poter arrivare in breve tempo a quello di sono consapevole e sicuro .
So con chi sono stato diverso tempo purtroppo ...
Chi è in errore pagherà a livello giuridico .
Lo stesso chi volontariamente ha fatto questo .
Saluto
Quelli che ho segnato di sopra erano positivi ai test che, quando l'infettivologo gli spiegava che era necessario che iniziassero la terapia, sparivano.
Tu non sei positivo ai test, non sparisci e rimani a chiedere la terapia antiretrovirale ai medici, che ovviamente non te la vogliono prescrivere.