Ti ringrazio per la tua testimonianza ma non sono per niente d’accordo.AzzurraEdukinky ha scritto: ↑sabato 26 novembre 2022, 15:17Ciao, io sto frequentando una persona con HIV, sono sieronegativa.
Lui mi ha detto del suo stato s+ PRIMA del primo incontro. Essendo io già debitamente informata, non ha dovuto spiegarmi granché e questo non ha influito sulla nostra conoscenza, tant’è che al momento spero vivamente che questa frequentazione diventi una relazione.
Francamente resto basita dal comportamento profondamente scorretto di chi sceglie consapevolmente di non avvisare il partner.
Chi sta con noi DEVE essere messo nelle condizioni di scegliere CON CHI stare: celare un aspetto identitario così pervasivo “perché se no il partner se ne va” lo trovo VERGOGNOSO.
Esattamente come vorrei sapere se la persona che frequento è sposata, ha figli, se è bisessuale, se ha un disturbo mentale o un’altra malattia cronica: io devo poter scegliere in consapevolezza chi è la persona con cui voglio stare. Nascondere un’infezione sessualmente trasmessa, quella più stigmatizzata e temuta, per legare qualcuno non solo incrementa ulteriormente lo stigma ma è un raggiro ed una manipolazione gravissima che crea una frattura INSANABILE nella relazione. Se l’altro poi lo scopre e se ne va poi diventa facile bollarlo come “lo discutibile <edit automatico>/la stronza che se n’è andato perché ho l’HIV”, ma la realtà è che una persona che VALE, che desidera un rapporto di intimità e profondità, se ne va perché è stata raggirata, e non per la malattia. Il problema non è AFFATTO “tanto non sono contagioso”, non è il contagio il punto nodale.
Vi inviterei a riflettere inoltre sul fatto che, al di là di tutto, se vi ammalate (di altro), se succede qualcosa, poi come ve la giocate in coppia? Vi inventate un teatrino?
E poi: ma volete davvero stare con qualcuno che NON VI VUOLE (per motivi x), che non vi sostiene, che non vi ama (perché se nascondete chi siete e chi siete stati, di fatto quella persona ama una persona che NON CONOSCE), o anche che non possa aiutarvi ed esserci quando serve? Chiedetevi cosa significhi per voi avere una relazione, perché questo è un inganno alla pari come il nascondere di avere un’altra famiglia.
Bollare tutti come degli ignoranti brutti e cattivi mentre nascondere un fattore così pervasivo della vostra esistenza è facile, ma ricordatevi che state VIOLANDO GRAVEMENTE il consenso di un’altra persona, che dovrebbe poter scegliere in consapevolezza, e non forzata da un inganno a stare in una relazione che fonda le basi su una menzogna.
Troppo facile parlare così da negativa.
Il tuo è un discorso anni 90, non stai violando nulla , e a mio parere non è nemmeno una questione più di etica , a meno che tu non ti stia riferendo a chi celi questa cosa non solo ai partner nei primi tempi ma per anni e abbia pure rapporti non protetti se L altro NON è in prep. Questo caso anche io lo trovò inconcepibile. Ma pretendere di dirlo subito è follia( intendo la pretesa di doverlo dire prima del sesso non il fatto che uno poi di fatto lo faccia , tanto di cappello per chi ha questo coraggio) Ricorda che siamo undetectable per cui NON infettivi. Se a ciò aggiungi che prima di dirlo usi e fai usare pure il condom , la vedo proprio una pretesa troppo rigida e da me non condivisibile la tua, e davvero di parte. Se poi parliamo di persone che non sono in terapia è un altro discorso .
Discorso ancora a parte per chi è in terapia e lo fa senza dicendolo poi a posteriori( quando L altro non è in prep) , in passato quando non era ufficializzato l undetectable anche io li giudicavo molto negativamente , adesso no perché non c è rischio di nulla tuttavia io preferisco a prescindere farlo col condom così evito di “ tradire” la fiducia. A meno che l’altro non è in prep e il discorso lì cambia …