Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Divagazioni...
Dora
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da Dora » domenica 11 settembre 2011, 12:11

skydrake ha scritto:
Dora ha scritto:
skydrake ha scritto:benvengano i tedeschi a governarci piuttosto che la massa di politici che abbiamo....

Deutschland über alles und über Italien
E come no, non desideriamo altro! Solo che hai dimenticato un pezzo: Deutschland über alles und über Italien, und Gott mit uns.
und Gott mit uns
Per questo c'è già il suo Vicario in Terra, Ratziger, a parlare in sua vece....
Ma dai, povero papa! Collegarlo alle SS ...
... opppsss, è vero che anche lui .... :?




P.S. Il paragone del legame fra Australia e Gran Bretagna vs Germania (nazista) e Italia è un po' troppo ardito, non credi? ;)



skydrake
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da skydrake » domenica 11 settembre 2011, 13:15

Riguardo a Gran Bretagna e Australia, il mio paragone era un modo per demarcare a che livelli può arrivare il disgusto della popolazione verso i propri politici locali.

Inoltre:
und Gott mit uns
Significa "e Dio sopra noi". E il papa è davvero il suo Vicario in Terra nella dottrina cattolica.

Veramente non ho pensato affatto alcun parallelismo con il nazismo nel mio post di prima. La prima parte dell'incipt di prima (Deutschland über alles) viene effettivamente dal riconosciutissimo Das Lied der Deutschen, l'inno nazionale da Birsmark a Hitler. Ma tale inno è molto più antico. Risale al 1700 (musicato da Haydn) ed era l'inno della Germania a quei tempi ancora non riunificata. Era un inno di aspirazione di indipendenza di un popolo. Inoltre la seconda parte è comune a tante preghiere cristiane. Era persino una formula di saluto utilizzata in passato. Chissà quale è il meccanismo mentale che fa scattare nella gente il parallelismo tra Razti e Natzi.



Dora
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da Dora » domenica 11 settembre 2011, 13:34

skydrake ha scritto:und Gott mit uns
Significa "e Dio sopra noi". E il papa è davvero il suo Vicario in Terra nella dottrina cattolica.

Veramente non ho pensato affatto alcun parallelismo con il nazismo nel mio post di prima. La prima parte dell'incipt di prima (Deutschland über alles) viene effettivamente dal riconosciutissimo Das Lied der Deutschen, l'inno nazionale da Birsmark a Hitler. Ma tale inno è molto più antico. Risale al 1700 (musicato da Haydn) ed era l'inno della Germania a quei tempi ancora non riunificata. Era un inno di aspirazione di indipendenza di un popolo. Inoltre la seconda parte è comune a tante preghiere cristiane. Era persino una formula di saluto utilizzata in passato. Chissà quale è il meccanismo mentale che fa scattare nella gente il parallelismo tra Razti e Natzi.
Mi spiace un po' fare la parte della maestrina e spiegare una battuta è il modo migliore per renderla stupida, ma il riferimento ironico del mio primo messaggio era al motto (Dio con noi) sulla fibbia del cinturone delle SS:

Immagine

Quanto al meccanismo mentale che fa scattare nella gente il parallelismo fra papa Ratzinger e il nazismo è di una banalità assoluta e non richiede chissà quale analista della mente umana per comprenderlo: la ben nota iscrizione del giovane Joseph alla Hitlerjugend, che verso la fine della guerra fornì non pochi soldati alle Waffen-SS.



stealthy
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Ferruccio De Bortoli: Ce la facciamo (anche) da soli

Messaggio da stealthy » domenica 11 settembre 2011, 15:30

Questo è un editoriale di Ferruccio de Bortoli (quanto è bono!) pubblicato su Corriere della Sera.
Una voce ottimista fuori dal coro dove invita gli italiani e la classe politica a dimostrare un po' di orgoglio nazionale e patriotismo.
Insomma Sky, ci vuole un po' di dignità...


Dieci anni fa scrivemmo su questo giornale «Siamo tutti americani», oggi ci piacerebbe scrivere «Siamo tutti italiani». Ma abbiamo qualche dubbio. Le dimissioni di un membro tedesco della Banca centrale europea, contrario all'acquisto di titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, tra cui i nostri, ha fatto precipitare i mercati nel caos. Aspettiamo tutti con ansia la riapertura delle contrattazioni domani, nella speranza che il famoso, o famigerato spread fra Btp e Bund possa ridursi o non ampliarsi troppo.

Jürgen Stark è un tedesco che disprezza il nostro Paese, ma non ha torto quando definisce un bazar il mercato secondario dei titoli del debito. Noi in quel bazar facciamo una pessima figura. Compatiti e irrisi. Un po' da tutti. Anche da chi non ne ha ragione. Dagli spagnoli - che hanno reagito assai bene e con misure bipartisan alla crisi - e dai portoghesi preoccupati della concorrenza che possiamo far loro nel mercato finanziario dei poveri d'Europa. Mancano solo i greci, per ora. La nostra immagine all'estero sarà anche deteriorata dal fatto che, schiacciati dal debito, invecchiamo senza crescere. Le vicende politiche e giudiziarie del premier, fin troppo note, non ci hanno fatto bene. Ma c'è un pregiudizio nei confronti del nostro Paese che ha cause più complesse.

Noi speriamo che la manovra sia sufficiente a dimostrare la volontà italiana di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Ha molti difetti, non ci piace, ma è significativo che il Senato l'abbia approvata in fretta e la Camera si appresti a farlo. La settima potenza economica mondiale, la seconda industria manifatturiera d'Europa non può ridursi però a chiedere l'elemosina alla Banca centrale. Non può mostrare una dipendenza patologica da quella che, su queste colonne, Francesco Giavazzi ha definito la morfina della Bce. Gli acquisti da parte della Bce dei nostri titoli sono importanti, ma davvero appaiono indispensabili a un Paese che conserva in molti settori grandezza e prestigio? Certo, abbiamo 1.800 miliardi di debito pubblico, che dobbiamo rinnovare in una percentuale intorno ai 15 punti l'anno. Una spesa pubblica di circa 800 miliardi che è un delitto non ridurre drasticamente. Ma anche, sull'altro piatto della bilancia, più di mille miliardi di patrimonio pubblico, largamente infruttifero; 8 mila e 600 di ricchezza netta delle famiglie e delle imprese, assai meno indebitate di quelle di Paesi che non vorrebbero più, con il sopracciglio alzato, farci credito. Senza ricorrere a patrimoniali e altre tasse (sono già troppe!), siamo sicuri che non possiamo farcela da soli? Tiriamo su la testa. Un po' d'orgoglio.

Se vivessimo in un Paese normale, il governo (con un maggior senso di responsabilità da parte dell'opposizione) domani direbbe alla Bce: grazie per tutto quello che avete fatto per noi, ma da oggi, costi quel che costi, facciamo da soli. Una scelta non solo coraggiosa, ma opportuna: tanto fra qualche giorno la Bce smetterà comunque di comprare i nostri titoli. E da novembre, con Mario Draghi al vertice, non ci farà nessuno sconto. Cerchiamo di dimostrare agli investitori, stimolando la crescita (un punto di Pil equivale a 16-17 miliardi) con riforme vere e riduzioni reali delle spese, che investire sui nostri titoli di Stato, al di là di buoni rendimenti, è un affare. Un sussulto di dignità nazionale, via. Qualche volta abbiamo la sensazione che non esista più un governo, ma solo la sua maschera di cera. Se esiste, questo coraggio dovrebbe averlo. Oppure, meglio che la maggioranza ne prenda atto. E presto.


Fonte: Corriere della Sera



friendless

Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da friendless » domenica 11 settembre 2011, 16:08

Stea, ne approfitto per farti una domanda che è solo apparentemente off topis, ma ha una sua ragione di essere. Siccome, nel caso la crisi dovesse peggiorare vistosamente e le condizioni economiche dovessero diventare per me proibitive, io avrei più che una mezza intenzione di trasferirmi all'estero, tu mi consiglieresti l'albania come destinazione? Mi spiego un po' meglio. Pochi mesi fa in una discussione da blog (lipperatura se ricordo bene) si discuteva del fatto che parecchi italiani appartenenti alla classe media avevano già deciso di trasferirsi all'estero, in posti dove la vita costa meno. Lo scrittore tommaso pincio (non so se lo conosci) ha, per esempio, convinto i suoi anziani genitori (settantenni) a andare a vivere nel sud asiatico dove con l'ammontare della loro pensione possono ancora condurre un'esistenza dignitosa. Io nel sud est asiatico ci andrei di corsa, ma effettivamente sono posti scomodi per chi soffre della nostra patologia e deve poi fare ritorno in italia per visite e ritiro farmaci. Flavio è in brasile, ma anche lì a mio modo di vedere non è proprio il massimo della comodità, perché c'è un oceano di mezzo. La serbia, il montenegro, l'albania, sono invece luoghi che conciliano una vita meno dispendiosa e la vicinanza con l'italia. Da durazzo, per dire, in un paio d'ore sarei a bari e farei la mia visita e ritirerei i miei farmaci. Al di là che l'albania sia un bel posto dove vivere o no, ti chiedo, in soldoni, due cose.
1) cosa costa viverci al mese, compreso affitto e tutte le bollette?
2) per un italiano senza conoscenze, l'albania è un posto pericoloso?

Mi basterebbero queste due informazioni per farmene una prima idea.

Grazie



stealthy
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da stealthy » domenica 11 settembre 2011, 17:34

friendless ha scritto:Stea, ne approfitto per farti una domanda che è solo apparentemente off topis, ma ha una sua ragione di essere. [...] ti chiedo, in soldoni, due cose.
1) cosa costa viverci al mese, compreso affitto e tutte le bollette?
2) per un italiano senza conoscenze, l'albania è un posto pericoloso?

Mi basterebbero queste due informazioni per farmene una prima idea.

Grazie
Il costo della vita in Albania non è caro e sicuramente con 400 € ci vivi abbastanza bene ovviamente vizi esclusi. So che lo stipendio medio sono circa i 200 € ma che comunque non sono sufficienti in caso fossi costretto a vivere in affitto. Le case costano e diciamo che sono più o meno come prezzi quelli dei paesini del pavese, per intenderci. Per quelle case per gli albanesi sono care lo stesso a meno che non abbiano un propria proprietà da vendere. Gli affitti non so quanto sia ma non credo sotto i 100 €.
Chi ha casa propria ci vive anche con 200 € al mese. Di bollette da pagare ci sono l'acqua e la luce. Il gas non c'è quindi ci scalda con l'elettrico oppure con le stufette a gas. I miei usano quest'ultima. Di luce al mese ne pagano 15-20 €, mi pare di aver capito così da mio padre.

Albania non è una terra pericolosa. Pericolose lo sono tutte le terre e come sempre bisogna saper scegliere gli ambienti da frequentare. E' gente ospitale e che aiuta volentieri il prossimo. Sono socievoli e se t'invitano a cena a fuori non ti permettono di tirar fuori nemmeno un cent. ;)
Magari bisogna fare attenzione quando si va al mercato per fare la spesa e lì ci possono un po' marciare in quanto notano subito che non sei del posto. Lo fanno pure con me quando vado a comprare qualcosa. Però il clima e l'ambiente non è male.
Per le medicine e le cure ovviamente te tocca fa un salto in Italia con la http://www.belleair.it/ che è molto conveniente e low cost.



isabeau
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da isabeau » domenica 11 settembre 2011, 19:37

mi spiace Frien ma il gommone l'ho gia' prenotato io :evil: oramai mi tocca di diritto... :cry: :cry:



skydrake
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Re: Ferruccio De Bortoli: Ce la facciamo (anche) da soli

Messaggio da skydrake » domenica 11 settembre 2011, 20:22

In effetti ho giocato troppo con allusioni attorno Ratzinger. Sarà anche un conservatore tra i più rigidi, ma pur sempre di cardinal Sodano e molti altri papabili. Insomma, poteva andarci peggio.
stealthy ha scritto: Insomma Sky, ci vuole un po' di dignità...
La settima potenza economica mondiale, la seconda industria manifatturiera d'Europa non può ridursi però a chiedere l'elemosina alla Banca centrale.
Chi elemosina non può permettersi la dignità. L'Italia non è ridotta come la Grecia, ma è vicina a chiedere di saldare i propri conti a Germania e altri paesi virtuosi. Ma così in automatico gli si dà il potere di poter decidere i nostri destini e un senso di predominio (a ragione se sono loro a tirare la carretta), che avevano perso fin dalla seconda guerra mondiale. Nella CEE prima e nell'Unione Europa poi fino ad ora la Germania aveva evitato di giocare un ruolo al livello della sua potenza economica, memore del debito morale che aveva accumulato col terzo Reich. Accettando la sua elemosina, da partner la si riporta a potenza predominante.

Ecco perchè l'Italia doveva cercare di sistemare i propri conti risolutamente come ha fatto la Spagna. La Spagna era messa peggio di noi in primavera. Ma Zapatero ha annunciato le dimissioni, ha detto che non vuole più candidarsi perchè mesi rimanenti doveva dedicarsi unicamente a salvare la Spagna. Infatti hanno varato una manovra molto apprezzata dai mercati.

Se si va col piatto a chiedere soldi, come pretendere poi di essere trattati con rispetto?
ma è significativo che il Senato l'abbia approvata in fretta e la Camera si appresti a farlo.
che cosa, la manovra bis? Un mese e mezzo è in "fretta"? E poi c'è da aggiunger il tempo della manovra di Giugno

L'Italia ha speso un'intera estate a dibattere su cosa mettere nella sua manovra, improvvisando anche interventi palesemente incostituzionali come il cancellamento del riscatto della laurea (impadronendosi così del denaro di chi l'aveva già riscattata, generando così una differenza di trattamento previdenziale), salvo doverla ritirare il giorno dopo, dimostrando così il più completo dilettantismo. Alla fine adesso lo spread dei titoli italiani è ben 500 punti superiore a quello spagnolo.
8 mila e 600 di ricchezza netta delle famiglie e delle imprese,
E il debito procapite è 30.000 euro
Se vivessimo in un Paese normale, il governo (con un maggior senso di responsabilità da parte dell'opposizione) domani direbbe alla Bce: grazie per tutto quello che avete fatto per noi, ma da oggi, costi quel che costi, facciamo da soli.
Lo spread tra Italia e Spagna è appunto dovuto alla consapevolezza all'estero della completa incapacità dei nostri politici.
Dove sono finiti gli straannunciati tagli ai stipendi dei palamentari? il contributo di solidarietà verrà applicato solo ad un sesto dei loro emolumenti
E il taglio al numero dei parlamentari? Rimandato a una fantomantica riforma costituzionale
E il taglio dei piccoli Comuni? saltato
E il taglio delle provincie? andando a vedere ultime proposte, verranno solo rinominate in aree metropolitane o province regionali
Persino il taglio delle auto blu, che Brunetta aveva annunciato di aver già fatto, alla fine si è trasformato solo in un rinnovo del parco macchine. E il numero delle auto è rimasto lo stesso (solo un po' più nuove)

Altro che orgoglio. E' una vergogna
Tutto questo il resto dell'Europa lo vede. E ci vede come dei pagliacci.



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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da skydrake » lunedì 12 settembre 2011, 18:43

Sta davvero prendendo forma il piano per costringere la Grecia ad abbandonare l'Euro.
E' un piano che sta preparando uno staff del ministro tedesco delle finanze Shauble
http://www.spiegel.de/international/eur ... 90,00.html

Formalmente non è previsto dai trattati la possibilità di lasciare volontariamente l'area Euro. Figuriamoci se un paese non vuole (fargli restituire gli euri per svalutatissime dracme? tutti i greci se li terrebbero in tasca). Ma giocando su una serie di leve finanziarie, si sta studiando il meccanismo per la espulsione forzata.
Dopotutto, la Germania possiede il controllo delle linee di credito internazionale, quindi è come se tenesse la Grecia per le palle
Immagine
Alla Germania costerà parecchio (dovrà sovvenzionare poi tutte le sue banche che vantano crediti con la Grecia), ma secondo molti ambienti è meglio farla finita qua.

Il piano sta raccogliendo consensi presso politici olandesi, austriaci, filandesi. I francesi sembrano già più titubanti in quanto in futuro tale meccanismo potrebbe essere applicato anche a loro portandoli al collasso economico
The southern countries, including France, were considerably more reserved. They feared that if funds were cut off for Greece, they could be next in line.

Se i francesi titubano, non oso pensare allora cosa dovrebbero pensare gli italiani
Ultima modifica di skydrake il martedì 13 settembre 2011, 7:33, modificato 1 volta in totale.



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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da stealthy » lunedì 12 settembre 2011, 23:47

Se ne sono accorti proprio adesso che tenere la Grecia dentro l'eurozona non conviene?!



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