mariolinoa ha scritto:
molto bella sky...sopratutto con la spiegazione. e quella di bosch si può "spiegare"?
Bosch è un peso massimo tra le allegorie e il dettaglio che postai fa parte del Giardino delle Delizie, l'opera più complicata tra tutte quelle che ha dipinto.
Pannello centrale:

Pannelli laterali. Il giradino dell'Eden e l'inferno (detto a volte musicale, dato il sovente uso di allegorie con strumenti musicali).


Foto ad alta risoluzione
http://uploads6.wikipaintings.org/image ... 1515-7.jpg
Tuttora moltissimi esperti sono in contrasto sull'interpretazione di alcune parti.
Prima di affrontare tale opera, andrebbe compreso l'autore e il periodo storico. Il suo approccio è difatti molto diverso da quello di Botticelli. Quest'ultimo è un fine interprete dell'Umanesimo e non disdegna usare la mitologia classica per comunicare messaggi morali (o per esaltare il committente).
Bosch è invece un fiammingo e la sua terra era in quegli anni investita in pieno dalla riforma luterana. A differenza degli umanisti nega la supremazia dell'intelletto ponendo piuttosto l'accento sugli aspetti trascendenti e irrazionali. La pittura gotica fiamminga è sempre stata caratterizzata da una a una ricerca figurativa attenta ai dettagli più minuti e precisi. Bosch fu preceduto da circa 15-20 anni da Bruegel il vecchio il quale portò alle estreme conseguenze gusto nel rappresentare mostruosità morale dei demoni sotto forma deformità fisiche grottesche, ottenute fondendo con estrema fantasia pezzi fuori scala di vari esseri: rettili, insetti, molluschi, anfibi, mammiferi, vegetali.
Esmplare la sua
Caduta degli Angeli Ribelli

Immagine ad alta risoluzione:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... G_1453.JPG
Questo quadro lo vidi per caso al Musée Royaux des Beaux-Arts a Bruxelles e rimasi di stucco per la fantasia con cui Bruegel metteva due valve di cozza (a destra) a mo' di ali all'angelo ribelle mentre cade in basso, oppure code di pesce, teste di maiale o figure una più grottesca dell'altra
L'idea di Bosch nel trittico del Giardino delle Delizie è rappresentare una festa della sensualità e della carne non per celebrarla, ma per mostrarne la radicale corruzione, senza speranza di riscatto. Non si tratta di offrire alle realtà terrene una speranza di redenzione, ma di negarle come radicalmente perdute e dannate.
A differenza di Bruegel, però Bosch usa tutta l'audacia della sua fantasia per introdurre figure, sempre altrettanto grottesche, per comunicare messaggi allegorici più complessi, elaborati o comunque multipli, a tal punto che le sue tavole necessitano di spiegazioni lunghissime se si va nel dettaglio di ogni singola scena. Ne prendo a caso qualcuna (quelle che conosco, non sono un critico d'arte!).
Ad esempio l''uovo in alchimia corrisponde all'alambicco o crogiuolo, nel quale si compie il "grande evento", ovvero la nascita del Fanciullo Alchemico dalla unione di mercurio e zolfo; se l'uovo viene raffigurato forato rappresenta nascite mostruose e quindi è allegoria della magia nera e del diavolo. L'uovo forato è presente non solo nel pannello centrale e a destra del trittico, quindi nell'inferno, ma persino nel pannello a sinistra, addirittura nel giardino dell'Eden, forato dal quale si affaccia una civetta, presagio del male:

Un eden non affatto idilliaco dove ad esempio il gatto appena creato cerca di catturare il topo e dove già è appostato il serpe sull'albero della sapienza.
Il messaggio che se ne ricava è la quintessenza dello gnosticismo: Questo mondo è male, corrotto fin dal primo istante della creazione. Ogni suo frutto materiale è dannato e porterà alla dannazione in un ciclo perpetuo verso la perdizione, simboleggiata da un volo di rondini a spirale attraverso le cavità di una strana roccia che compare sullo sfondo del pannello di sinistra del Giardino.
Nel pannello centrale invece dei simboli ripresi decine di volte sono quelle delle bacche e frutti polposi e sensuali come more, lamponi, uva, ciliegie e fragole. Non a caso questo trittico è conosciuto anche come "il giardino delle fragole". Sono ovviamente richiami al sesso. In particolare la coppia nella sfera di cristallo, già sul punto di incrinarsi, è un allusione alla fugacità della felicità umana. Pesci morti, fragole e conchiglie sono tutti simboli della loro dissolutezza e gli uccelli che spiano ovunque offrono una visione morbosa e ossessiva di tale peccato, come morbosa è l'ostentazione della figura al centro del laghetto inferiore, di cui si vedono soltanto le gambe aperte a sostenere un grosso lampone che, pur sprigionando fantastici ghirigori e decorative figure, è trafitto da un rovo, in quanto la passione è sovente associata alla sofferenza.
nella stessa immagine sopra, si vede, in basso, un uomo che rappresenta l'Invidia: è infatti intento a spiare coloro che si amano.
Tante sono le rappresentazioni della lussuria, come liberamente che un alcuni padiglioni approntati con lo scopo di favorire le unioni. un altro uomo trasporta una cozza, con dentro la sua amata, intenta in giochi sensuali con l'amante: a rappresentare l'adulterio ma anche tradizionale attributo femminile, oppure un uomo inserisce dei fiori in posti insoliti ad una donna, simbolo di una sessualità smisurata.


Al centro domina la scena la fontana della giovinezza. I personaggi gozzoviglianti giocano disinvolti in acqua o saltano sui prati o cavalcano animali. La loro ricerca del piacere sessuale è continua e smodata, molti degli elementi che li circondano lo sottolineano.
La
Vanitas è un sogetto ricorrente in Bosch,è un altro tema ripetuto diverse volte all'interno anche nel Giardino delle Delizie:

Incarnazione della Superbia, la ragazza rappresentava il desiderio femminile di piacere agli altri, la mondanità voluttuosa. osch demonizza allo stesso tempo noccioleto e specchio e li trasforma in apparizioni diaboliche. Secondo credenze popolari, molto diffuse in quei tempi, il diavolo si procurava volentieri avventure amorose nelle siepi di nocciolo, ritenuto albero magico: se ne ricavavano bacchette divinatorie e altre verghe magiche. Cosi’ Bosch ha trasformato il suo spettro diabolico in un tronco biforcuto che eleva i suoi rami allo stesso modo del nocciolo. Al tronco ha appeso uno specchio, in maniera tale che esso ricopre completamente la parte posteriore del demone; cio’ illustra la sottigliezza del Tentatore nel travestirsi, e definisce lo specchio come l’occhio posteriore del diavolo La giovane si e’ lasciata prendere in trappola e Bosch la dipinge, con sensibilita’ acutissima, nell’istante in cui fa la terrificante scoperta: nell’istante in cui, nello specchio, percepisce, a lato del suo viso, la smorfia orribile del diavolo. Essa perde coscienza, cade all’indietro. Nello stesso momento sente la stretta glaciale, mortale delle due zampe di salamandra del demone bruscamente sorto al suo fianco, e percepisce un rospo umido che striscia tra i suoi seni. Bosch non si e’ fermato a questo; egli ha innestato con tale accortezza questo motivo popolare nell’insieme della concezione del suo dipinto che lo specchio diabolico ne riceve una luce nuova: lo specchio risveglia ora dei ricordi in colui che osserva e lo induce a un ritorno all’indietro. I tratti della giovane sedotta, di una bellezza primitivamente immacolata, sono infatti la riproduzione esatta di quelli della Eva del suo Paradiso.

In questa duplicità si ritrova l’idea che Eva, con il suo peccato, ha distrutto l’armonia spirituale e morale che regnava tra l’uomo e la donna. Dopo la Caduta, l’uomo e la donna, che sono i due poli di ogni vita creatrice, invece di sostenersi e stimolarsi vincendevolmente, restano prigionieri di un egoismo sterile, distruttore di ogni vita. In questo mondo alienato, in cui e’ assente l’amore. scopriamo una sola donna che realizza l’amore nel senso pio del termine, come pura Carita’ al servizio dei bisognosi. Questa rappresentante della caritas e’ la beghina che si trova al centro dell’”organistrum”. I suoi occhi luccicanti scrutano la notte e sono come un appello. Sono i soli occhi, in questa immagine dell’Inferno, che guardano verso l’alto con una espressione di fede, d’amore e di speranza. Ma nel frastuono dell’Inferno si trova un orecchio disposto a cogliere l’appello del suo triangolo?
Vi sono decine di altre scene enigmatiche ancora da descrivere. Mi fermo a scrivere qui.
Vi sono molteplici siti dove leggere possibili spiegazioni.