Ma visto che la statistica la conosco, e visto che tutta la medicina analitica si basa su modelli statistici (come è giusto che sia), mi permetto di segnalare quelle che sono imprecisioni o affermazioni, poco dotate di senso e che secondo me, un medico non dovrebbe fare, dovendosi attenere a precise linee guida e alle specifiche delle strumentazioni a disposizione della struttura per cui lavora, oltre che alle banali leggi della matematica e della figlia statistica.
Non esistono test in grado di restituire il valore 0 copie/mL. Non esiste e non esisterà mai tanto meno per una cosa come l'infezione da HIV.
Quando ti prendono il dosaggio del ferro (esempio), anche se stai oltre le soglie di normalità a meno che non siano valori nettamente al di là di quelli di riferimento, i medici non si preoccupano, semplicemente per via dell'errore statistico a cui sono soggette queste misurazioni.
Una struttura che sul risultato della determinazione della VL di HIV, scrive zero copie/mL...o stà male interpretando il risultato del test (il più sensibile misura fino a <1 copie/mL), oppure sono da candidare al Nobel...perchè se con un campione di sangue, questi sono in grado di affermare che in tutti i nostri 5 litri di sangue, non c'è RNA virale...beh non basta nemmeno il Nobel secondo me.
Di certo, io i rischi potenziali che possono derivare da un'affermazione del genere, non me li prenderei mai e poi mai, visto che basta una copia per rendere sieropositiva una persona HIV-
Un campione di 1 mL, in un totale di 5 Litri è non poco...è pochissimo. Ammettendo che esista un test in grado di determinare lo zero...ergo un test perfetto, ed ammettendo che tu abbia sparsi nel sangue randomicamente 100 volumi da 1 mL di sangue, ciascuno con una concentrazione virale di 2 copie/mL (ergo 200 copie in tutto il sistema), avresti una possibilità di 1/50 di beccare il millilitro con le 2 copie virali...tu nell'arco della tua vita (diciamo altri 60 anni, ma tra 10 scopriranno la cura, ergo facciamo 15

E tutto questo ragionamento, non include l'errore dovuto alle tecniche attualmente a nostra disposizione.
Quello che sto dicendo è che il numero di misurazioni che un individuo fa è talmente basso e su volumi talmente microscopici, che è molto probabile che, visto che la terapia funziona, non vedrai mai valori di viremia sopra la soglia di rilevabilità. Ma ciò non significa che il test sia esente di errori per questo motivo (basta vedere il mio caso), ne tanto meno che il tuo sangue sia totalmente svuotato dall'HIV.
Il fatto che ci siano persone con viremia irrilevabile da 20 anni, non significa necessariamente che queste persone siano sempre state senza traccia di virus per tutti i 20 anni. Significa che con il campione che gli hanno puntualmente prelevato, il risultato, soggetto ai limiti del campione stesso e agli errori legati alla misurazione, ha sempre prodotto un valore sotto la soglia di sensibilità.
Ma il bello è che 20 o 60 copie, hanno lo stesso valore statistico e così come nel caso in cui dopo le 100 misurazioni che hanno subito, le uniche 2 che hanno restituito un valore di 60 potevano essere il risultato di un errore, è possibilissimo anche il contrario e cioè che una manciata di quelle riportanti 20, fossero sbagliate, sottostimate. Per questo...i medici sanno bene che variazioni entro 0.5 Log, che nel caso di un paziente con ipotetiche 800.000 copie esatte/mL prevedrebbero un intervallo del tipo 120mila-2.4 milioni di copie/mL, NON SONO RILEVANTI proprio per i motivi di cui ti ho parlato fino ad ora. Questa storia dello 0.5 Log non è stata inventata a caso, perchè se il test fosse perfetto (ma questo vale per tutto non solo per l'HIV che di suo poverino ha già relativi "x milioni" di problemi per essere correttamente amplificato e dosato), anche un bambino arriverebbe a capire che 200.000...da 800.000 mila...essendo un calo del 75%, sarebbe un grande risultato...
Però per la statistica, si tratterebbe di un benemerito nulla, perfettamente compatibile con l'errore previsto dalle linee guida internazionali, che per l'appunto richiedono una variazione logaritmica di 0.5 su base 10.
Il tutto per altro, non considera le riattivazioni del virus, che rimangono un mistero, sia nei modi, sia nelle quantità, sia nella periodicità.
Tutto questo "brodo" serve per dire che a basse concentrazioni, dove per basse concentrazioni intendo sotto le 50 copie, NON ESISTONO DIFFERENZE prognostiche e tutti gli studi ad oggi effettuati non sono riusciti a trarre conclusioni con valore clinico riguardanti le differenze tra l'avere 1 copia/mL o 49. Per questa ragione, si pensa che a concentrazioni così basse, non siano sufficienti nemmeno variazioni di +/- 0.5 Log per potergli dare una rilevanza prognostica.
E sopratutto che...lo zero assoluto, NON ESISTE, non può e non potrà mai esistere, fintanto che si parla di campioni statistici.
Ripeto, affermare ad un paziente di non avere virus nel sangue, potrebbe spingerlo a credere cose che non stanno ne in cielo ne in terra.
Ci sarà un motivo se nemmeno i produttori dei super (costosi e di dubbia utilità) test sensibili fino ad una copia/mL, NON DICONO che sotto la soglia di rilevabilità, la viremia è zero no? Tutt'altro...aggiungono chiaramente che il TEST NON HA VALORE DIAGNOSTICO, ma prognostico. Questo perchè <1, non vuol dire zero.
Per quanto riguarda il test sullo sperma:
Si può fare...
...e ricollegandomi al discorso di prima visto che lo sperma è una quantità microscopica, non si parlerebbe di campione, ma di intero. Lì si avrebbe un dato, estremamente più stabile e meno soggetto a variazioni di tipo statistico, sebbene rimarrebbe la possibilità dell'errore strumentale.
Dora è la nostra enciclopedia del forum, sicuramente potrà essere più esaustiva e precisa di me.
Per quanto riguarda il discorso errori (escludendo il discorso campione):
Immagine puramente di esempio, legata al discorso del Log 0.5.

Questa è un'immagine relativa ad uno studio, dove per ogni paziente hanno ripetuto 3 volte la misurazione con sensibilità 1cp/mL
Vedi da te, come con sole 3 misurazioni di seguito, sia possibilissimo ottenere risultati tra loro decisamente diversi, ma logaritmicamente parlando, sempre all'interno del solito +/- 0.5 Log. (La differenza tra 1 e 3, è 0.48 Log...sembra una cazzata...ma è veramente tanto, se si pensa che si sta parlando di campioni.)
