Dora ha scritto:Io ritengo improbabile che dall'ISS giungano parole di chiarezza, poiché la copertura di cui Ensoli ha goduto da parte dell'Istituto è stata assoluta.
Credo quindi che le persone che dovrebbero farle delle domande sono da un lato degli scienziati o dei clinici, dall'altro dei magistrati.
La critica al razionale del vaccino anti-Tat è stata fatta da tempo, quella all'anti Tat+Env forse se l'è fatta da sola la Ensoli, visto che la sperimentazione è malamente abortita.
Ma io mi chiedo: i vari primari che hanno prestato i loro pazienti e i loro ospedali a queste sperimentazioni non hanno nulla da dire? Non ritengono di condividere con la dottoressa Ensoli nessuna responsabilità? Finora se ne sono stati tutti in silenzio, non so se per vergogna, per paura o perché sono d'accordo con lei; ma forse è arrivato il momento di parlare.
Riprendo un pezzo del ragionamento di questa mattina, perché sulla questione dei brevetti, della Vaxxit e del conflitto d'interesse spero interverranno persone molto più autorevoli ed esperte di me.
Invece, mentre stavo riflettendo su quegli illustri clinici che hanno collaborato nelle sperimentazioni del vaccino pontino e che se ne stanno zitti, in compagnia di quei ricercatori che hanno - più o meno
obtorto collo - portato il loro contributo a queste ricerche, hanno espresso perplessità a non finire in privato, ma poi hanno diffidato Agnoletto dal rendere pubbliche le loro email, mi è venuto in mente che anni fa, in occasione dell'ormai lontano I dicembre 2011, una presa di posizione nettissima contro il vaccino anti-Tat venne da un altro scienziato, per di più un dipendente dell'Istituto Superiore di Sanità, a dimostrazione del fatto che esistono persone capaci di assumere posizioni autonome e di dire onestamente quello che pensano.
La cosa andò così: per la ricorrenza del World AIDS Day, l'ISS emise una nota, pubblicata dall'ANSA, in cui i due vaccini di Ensoli e la ricerca di Andrea Savarino venivano messi sullo stesso piano. A me che le due ricerche venissero considerate di pari valore, sapendo quanto poco credito internazionale veniva dato al vaccino Ensoli, parve un po' strano. Quindi contattai Savarino per chiedergli un commento.
Questo
il post che scrissi allora in un thread che volutamente intitolai "ISS: SAVARINO CONTRO ENSOLI":
Dora ha scritto:Una nota inviata dall'Istituto Superiore di Sanità alla stampa in occasione del I dicembre:
Aids: Garaci, promettenti rusultati per vaccini e cure
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Sono ''promettenti'' i primi risultati degli studi in corso sui vaccini contro l'Hiv condotti dall'Istituto Superiore di Sanita': due vaccini con l'utilizzo della proteina Tat (messa a punto da Barbara Ensoli) di cui uno terapeutico e uno preventivo. Cosi'come ''ambiziose speranze'' riguardano una nuova linea di terapia per eradicare completamente il virus dall'organismo utilizzando un farmaco che contiene oro (Auranofin e' il nome della sostanza) che dovrebbe stanare il virus nei suoi reservoir, le aree dell'organismo che sono al riparo da farmaci e anticorpi. A ricordarlo e' stato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanita', Enrico Garaci, che in occasione della giornata mondiale contro l'Aids ha confermato lo sforzo dell'organismo scientifico. (ANSA).
Ho chiesto questa sera al Dottor Savarino che cosa pensi dell'accostamento fra la ricerca della Ensoli e la sua. Questa la sua risposta:
Non è mia intenzione integrare la strategia farmacologica basata su auranofin ed altri farmaci anti-resrvoir con questo tipo di approccio vaccinale. Personalmente, prendo le distanze dalla ricerca sul Tat come vaccino terapeutico. Nel caso in cui la sperimentazione che dirigo dovesse essere integrata con un intervento vaccinale, ritengo che vi siano approcci molto più promettenti rispetto ai "vaccini" basati sul Tat.
Mi ha poi anticipato che al convegno di S. Martin, il 6 dicembre, vi sarà un annuncio su una svolta verso la cura funzionale ma che purtroppo non può anticipare nulla prima di quella data.
Aspettiamo fiduciosi.
Non so se il fatto che Savarino abbia espresso un giudizio negativo sul vaccino pontino abbia pesato sui pochissimi finanziamenti che l'ISS ha dato alle sue ricerche su auranofin e BSO.