Il test genotipico delle resistenze va fatto assolutamente prima nel senso prima di iniziare la terapia, solo quando la viremia supera i 200 e, comunque, necessita di una viremia di 1000-2000 per individuare con una certa sicurezza tutte i possibili ceppi minori (la sicurezza assoluta non la si ha mai, ma nei neoinfetti non ci dovrebbero essere delle varianti, non c'è il tempo materiale per differenziarsi eccessivamente).gibboland ha scritto:Ragazzi scusate
ripensando alla mia cronistoria, c e qualche cose che non va con il procedere dell infettivologo che mi segue
Mi ha dato da iniziare la terapia con Truvada, Prezista e Norvir prima di aver fatto il test resistenza. Ho letto che il test è da fare prima di iniziare assolutamente. Lui dice voleva agire subito e che le 3 sono
normalmente tollerate. Ma nn è stato un rischio?!
Test resistenza è andato bene ed ora sono al secondo mese di terapia
Dalla prima misura dei cd e VL non mi ha fatto più esami. Mi dice di farli alla fine secondo mese
E intanto mi ha prescritto l eviplera prima di fare il secondo controllo esami
Nn vi sembra strano?
Sono molto insicuro come potete immaginare
Grazie è abbraccio
gib
Il tuo infettivologo si è trovato di fronte ad un dubbio amletico: da un lato, secondo gli studi più recenti (in particolare lo studio START), è importantissimo iniziare il prima possibibile, dall'altro aspettare gli esiti del test genotipico poteva comportare un'attesa di troppe settimane.
Tale test è in realtà qualcosa di avanzatissimo: comporta isolare il virus, mapparlo geneticamente e confrontare decine di sequenze genetiche topiche con quelli contenuti in un database mondiale del censimento di tutti i ceppi finora individuati e studiati. Solo negli anni '90 la mappatura genetica di un virus per ogni paziente sarebbe stata considerata pura fantascienza. Tale test costa diverse migliaia di euro, ma soprattutto pochissimi laboratori in Italia sono attrezzati (e poi in realtà la parte finale dell'esame, cioè il riconoscimento delle sequenze genetiche individuate, viene fatto online in un solo posto, alla Stanford University).
Quando lo fecero a me, dovetti fare l'esame entro le ore 7:50 del mattino, poi un corriere speciale consegnò le provette in uno di questi pochi laboratori attrezzati in Italia. Il risultato tornò dopo 5 settimane. Uno di questi centri è allo Spallanzani a Roma; dalle testimonianze di utenti seguiti li, riescono ora a fare tale test in solo 5-7 giorni. Gli ospedali minori devono aspettare più a lungo.
Il tuo infettivologo, pur di non perdere tempo prezioso, ha scommesso cercando di azzeccare la terapia giusta per te, senza avere la conferma del test genotipico delle resistenze tra le mani.