"Internazionale" sulla PrEP
"Internazionale" sulla PrEP
Vi segnalo il seguente articolo: http://www.internazionale.it/opinione/b ... ds-truvada
Vorrei avere la vostra opinione. Io sono rimasto piuttosto sbigottito da certi passaggi, non solo quando definisce (univocamente) l' "individuo a rischio" definendolo come "un omosessuale passivo, cioè recettore anale di penetrazione ed eiaculazione", ma anche quando dice: "Mentre il barebacking (il sesso senza preservativo tra gay sieropositivi) era stato pensato negli anni novanta come una sorta di terrorismo sessuale [...] oggi il sesso sicuro e responsabile è il barebacking con il Truvada: farmacologicamente igienico e sessualmente virile." Cioè... ma davvero?
Vorrei avere la vostra opinione. Io sono rimasto piuttosto sbigottito da certi passaggi, non solo quando definisce (univocamente) l' "individuo a rischio" definendolo come "un omosessuale passivo, cioè recettore anale di penetrazione ed eiaculazione", ma anche quando dice: "Mentre il barebacking (il sesso senza preservativo tra gay sieropositivi) era stato pensato negli anni novanta come una sorta di terrorismo sessuale [...] oggi il sesso sicuro e responsabile è il barebacking con il Truvada: farmacologicamente igienico e sessualmente virile." Cioè... ma davvero?
Re: "Internazionale" sulla PrEP
Ne abbiamo parlato proprio ieri con Uffa e Stealthy, in qualche modo temendo di dover affrontare nel forum l'articolo di questo/a Grande Filosofo/a Spagnolo/a Allievo/a di Derrida.rospino ha scritto:Vi segnalo il seguente articolo: http://www.internazionale.it/opinione/b ... ds-truvada
Vorrei avere la vostra opinione. Io sono rimasto piuttosto sbigottito da certi passaggi, non solo quando definisce (univocamente) l' "individuo a rischio" definendolo come "un omosessuale passivo, cioè recettore anale di penetrazione ed eiaculazione", ma anche quando dice: "Mentre il barebacking (il sesso senza preservativo tra gay sieropositivi) era stato pensato negli anni novanta come una sorta di terrorismo sessuale [...] oggi il sesso sicuro e responsabile è il barebacking con il Truvada: farmacologicamente igienico e sessualmente virile." Cioè... ma davvero?
Sarà per la mia predilezione per la filosofia anglosassone, sarà perché continuo a pensare che l'Illuminismo non sia un cane morto, io ogni volta che ho a che fare con un epigono di Derrida provo l'impulso irrefrenabile di mettere mano alla pistola. Quindi, prima di dire qualcosa di cui poi forse mi pentirei, mi permetto di rubare a Uffa la battuta con cui ha risposto ieri alla mia preoccupazione che questo articolo - reazionario dalla prima all'ultima parola - possa dare spessore (ehm) culturale agli argomenti dei negazionisti della PrEP.
"Ah sì, certo - ha detto Uffa - sarà sbandierato come manifesto contro l’asservimento della sessualità a big pharma…"
Se ci tieni, possiamo analizzarlo e mettere in luce le perle di pensiero reazionario e illiberale che contiene.
Oppure possiamo provare a "decostruirlo" alla maniera con cui i seguaci di Derrida che si sono formati su Wikipedia leggono "i testi filosofici e letterari in modo profondo, attento e tuttavia trasformativo, con un'attenzione speciale a ciò che in quei testi è in contrasto con la loro sistematicità apparente (la loro unità strutturale) o con il senso voluto (la genesi autoriale). La decostruzione è il modo per portare alla luce le contraddizioni nascoste nelle opinioni e nelle idee del senso comune".

Non sono impazzita, eh? Queste cazzate le ha scritte un noto negazionista dell'HIV/AIDS italiano per sostenere che "ogni lettore può facilmente comprendere che la maggior parte degli articoli sull'HIV e l'AIDS dimostrano che l'HIV non è la causa dell'AIDS" (purché i suddetti articoli vengano letti utilizzando l'approccio decostruzionista di Derrida) - e su questo trovi un post qui:
Re: "Internazionale" sulla PrEP
Esatto, è esattamente ciò che ho pensato io... forse anche per via del fatto che negli ultimi mesi ho cambiato idea sul tema della PrEP, nel senso che adesso ritengo possa essere una valida arma di prevenzione (una... non certo l'unica), ma non certo nei termini in cui è presentata.Dora ha scritto:Sarà per la mia predilezione per la filosofia anglosassone, sarà perché continuo a pensare che l'Illuminismo non sia un cane morto, io ogni volta che ho a che fare con un epigono di Derrida provo l'impulso irrefrenabile di mettere mano alla pistola. Quindi, prima di dire qualcosa di cui poi forse mi pentirei, mi permetto di rubare a Uffa la battuta con cui ha risposto ieri alla mia preoccupazione che questo articolo - reazionario dalla prima all'ultima parola - possa dare spessore (ehm) culturale agli argomenti dei negazionisti della PrEP.
"Ah sì, certo - ha detto Uffa - sarà sbandierato come manifesto contro l’asservimento della sessualità a big pharma…"
Credo che non serva analizzarlo per capire quanto reazionario e illiberale sia l'approccio che permea tutto l'articolo. Mi è sufficiente sapere di non essere stato l'unico a provare un forte disagio nel leggere quell'articolo.Dora ha scritto:Se ci tieni, possiamo analizzarlo e mettere in luce le perle di pensiero reazionario e illiberale che contiene.
Re: "Internazionale" sulla PrEP
Per essere franchi e poco filosofici: avendo io ormai l’età per fare il DILF più che il toyboy, mentre leggevo le boiate invereconde di questo tizio qui, mi chiedevo «ma da dove arriva questo puzzo di stantio che sento?»… e ci ho messo poco a rintracciare la fonte.
Il caratteristico odore viene direttamente dal pane raffermo degli anni settanta del secolo scorso, epoca in cui il dibattito su cosa siano l’uomo e i rapporti tra gli esseri umani fu grande e vivace, purtroppo inquinato dalla monopolizzazione marxista, e così la natura umana diventò campo da gioco per aspiranti rivoluzionari che ripetevano a macchinetta le stronzate solite, trasformando persino il sesso in una metafora dei rapporti di classe.
Questo per essere generosi.
Ma, come scrivevo ieri a Dora, secondo me il background di questo articolo è molto più misero: il “filosofo” è uno che ha trovato la sua strada per lucrare uno stipendio, i grant per qualche comparsata a simposi, i compensi per qualche articolo di giornale e forse anche i diritti su qualche libro: scrive cazzate di sinistra e le vende ai beoti di sinistra, un po’ come Adinolfi scrive cazzate di destra e le vende ai beoti di destra.
Una risposta “brillante” al problema di tutti: sbarcare il lunario, e che l'HIV e le sue vittime si fottano.
Il caratteristico odore viene direttamente dal pane raffermo degli anni settanta del secolo scorso, epoca in cui il dibattito su cosa siano l’uomo e i rapporti tra gli esseri umani fu grande e vivace, purtroppo inquinato dalla monopolizzazione marxista, e così la natura umana diventò campo da gioco per aspiranti rivoluzionari che ripetevano a macchinetta le stronzate solite, trasformando persino il sesso in una metafora dei rapporti di classe.
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Ma, come scrivevo ieri a Dora, secondo me il background di questo articolo è molto più misero: il “filosofo” è uno che ha trovato la sua strada per lucrare uno stipendio, i grant per qualche comparsata a simposi, i compensi per qualche articolo di giornale e forse anche i diritti su qualche libro: scrive cazzate di sinistra e le vende ai beoti di sinistra, un po’ come Adinolfi scrive cazzate di destra e le vende ai beoti di destra.
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Re: "Internazionale" sulla PrEP
Fiuuu, scampato pericolo!rospino ha scritto:Credo che non serva analizzarlo per capire quanto reazionario e illiberale sia l'approccio che permea tutto l'articolo. Mi è sufficiente sapere di non essere stato l'unico a provare un forte disagio nel leggere quell'articolo.Dora ha scritto:Se ci tieni, possiamo analizzarlo e mettere in luce le perle di pensiero reazionario e illiberale che contiene.
Però devo ammettere che mi sarebbe piaciuto vedere la furia de-costruttrice di Uffa all'opera su frasi come
- A differenza del preservativo, la profilassi chimica non riguarda più il corpo egemonico (maschile “attivo”, penetrante ed eiaculante – situazione identica nella relazione eterosessuale o gay) ma i corpi sessuali subalterni, i corpi dotati di vagina o di ano penetrabile, recettori potenziali di sperma, esposti al “rischio” della gravidanza o della trasmissione virale.
- il successo farmacologico e politico della pillola negli anni settanta e del Truvada oggi risiede nel fatto che i preservativi chimici, insieme al Sildenafil (la molecola del Viagra), permettono di elaborare una finzione di sessualità maschile “naturale” del tutto sovrana e il cui esercizio – pensato come erezione, penetrazione e circolazione illimitata di sperma – non è più limitato da vincoli fisici.
- In realtà si può immaginare che l’obiettivo del Truvada, come quello della pillola, non sia migliorare la vita dei loro consumatori, ma ottimizzarne il loro sfruttamento, la loro schiavitù molecolare, alimentando la finzione della loro libertà ed emancipazione, e riaffermando la posizione sessuopolitica di dominio della virilità normativa. La relazione con il farmaco è una relazione libera ma al tempo stesso di dipendenza sociale: scopiamo liberamente, ma scopiamo con il farmaco!
- Paradossalmente, il potere di questo farmaco è quello di produrre una sensazione di autonomia e di libertà sessuale.
Con buona pace delle molecole che formano il lattice, che forse non sono abbastanza "molecolari".
Con buona pace di tutte le mamme del mondo che hanno fatto sesso bareback per generazioni e generazioni (non è un caso - no? - che l'unica donna che per la Chiesa Cattolica non è una meretrice abbia concepito un figlio da immacolata, per vie non propriamente naturali).
Con buona pace del tuo desiderio di vivere il sesso con serenità dopo 30 anni di terrore.
Forse neppure dei Lefebvriani davvero spinti riuscirebbero ad essere tanto reazionari. Eppure questo Preciado è apprezzato a sinistra dello schieramento politico. E quanto più si è a sinistra, tanto più piace.
Re: "Internazionale" sulla PrEP
a furia di andare a sinistra, s'è ritrovato all'estrema destra...Dora ha scritto:Forse neppure dei Lefebvriani davvero spinti riuscirebbero ad essere tanto reazionari.
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Re: "Internazionale" sulla PrEP
brava dora
non potrei esprimermi meglio. mi è piaciuta soprattutto la parte delle molecole
ne stampiamo un poster e lo appendiamo nella sede nps?


Re: "Internazionale" sulla PrEP
Datex ha scritto:ne stampiamo un poster e lo appendiamo nella sede nps?

E aspettiamoci che, quando infine ci sarà un vaccino preventivo, arrivi il Preciado di turno a inveire contro la *schiavitù immunologica* che ottimizza lo sfruttamento di corpi sessuali subalterni da parte della posizione sessuopolitica di dominio della virilità normativa.
Quelli che odiano la libertà saranno capaci di arrivare a tanto, vedrete.
Basta alzare gli occhi al cielo o è meglio affilare le unghie?
Re: "Internazionale" sulla PrEP
io sono pure un po' stanco, oramai c'ho lo sfanc.ulo di serie, non sarà filosofico, ma vuoi mettere...
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