
QUALCHE GEMMA DI MARCO RUGGIERO - Da chi gli studenti copioni impararono a copiare, parte II
Scrivevo l'altro giorno:
Subito presa in parola!Dora ha scritto:Forse nel mondo delle anime morte questo è il doveroso omaggio di un membro minore del Board di Rethinking AIDS all'Ur-negazionista per eccellenza. Nel mio mondo, questo è copiare.
Da docenti copioni si generano studenti copioni e su questo l'Università di Firenze dovrebbe accettare di farsi un serio esame di coscienza. Anche imparare finalmente ad usare il software antiplagio acquistato fin dal 2009 potrebbe essere d'aiuto (non è difficile, non ci vuole una laurea in informatica - per essere onesti, basta volerlo).
Ma da autori copioni un'opera editoriale seria dovrebbe guardarsi come dalla peste. Forse qualcuno dovrebbe avvertire l'editore Springer e il curatore Manfred Schwab.
Se poi qualcuno in possesso di un software antiplagio volesse divertirsi un po' passando in rassegna altre seminali opere di Ruggiero, ho il sospetto che la voce Bcl-2 nella Encyclopedia of Cancer possa rivelarsi come la mera punta dell'iceberg.
Smut Clyde sta lavorando sullo yoghurtaro e segnala dall'Oca Sapiens tutto un fiorire di plagi, scorrettezze, pubblicità occulte concentrati nelle voci scritte da Ruggiero medesimo insieme ad altri
Lei li raccoglie, li traduce e ne fa un bel post dei suoi: Boycott Springer.
La supervisione editoriale alla prestigiosa Encyclopedia denuncia dunque più buchi di un formaggio svizzero e continuo a chiedermi se sia solo Ruggiero ad averne approfittato o se non si finirebbero con lo scoprire decine di altri plagi in decine di altri voci - solo ad avere il tempo e la voglia di andarli a cercare.
L'Oca Sapiens, che del mio eufemismo sulla cura editoriale come "un poco disattenta" preferisce dare una versione più battagliera, scrive che alcuni abusi meriterebbero una class action contro Springer.
Eh sì.
Ma lasciamo per adesso da parte le perplessità sul modo in cui è gestita la prestigiosa opera del prof Schwab e parliamo di Wikipedia, in cui probabilmente il controllo sulle voci è più stretto, non foss'altro per la peer review attuata dagli autori stessi, in concorrenza l'uno con l'altro.
Un commento di Smut Clyde al post dell'OcaS, infatti, segnala che per scrivere la famigerata voce sul Bcl-2 Ruggiero ha copiato non soltanto da articoli scientifici (ho manipolato io l'immagine qui sotto, spero Smut Clyde non me ne voglia):

ma perfino dalla voce dedicata al Bcl-2 su Wikipedia!

E allora qualche riflessione si impone sul ruolo che l'*Enciclopedia libera e collaborativa* ha nella produzione culturale del nostro venditore di yoghurt.
Finché se ne serviva per abbellire i suoi scritti con elucubrazioni filosofiche volte a mascherare l'inconsistenza delle sue posizioni scientifiche, potevamo pensare a un profano che cerca di farsi bello con la filosofia. L'ha fatto tante volte, sappiamo che gli piace sembrare un uomo colto e latinorum e filosofia sono ottimi specchietti per le allodole.
Ma se l'uso di Wiki avviene all'interno di un testo scientifico forse c'è qualcosa di più che un tentativo di spacciarsi per l'uomo che non si è. Se poi a questo aggiungiamo la predilezione di Ruggiero a citare dagli abstract e a manipolare gli articoli scientifici in base alla sua convenienza del momento ... non so, l'impressione di superficialità, di disprezzo per il lettore, di convinzione che gli altri siano tutti dei cretini e lui l'unico savio che può mettere nel sacco chiunque, si fa fortissima.
In effetti, nel sacco Manfred Schwab ce l'ha messo, eccome.
E pure tutti i malati che continuano a dargli fiducia e comprare i suoi intrugli.